Lo scontro a fuoco a Varcaturo al confine con la provincia di Caserta
Nel comune limitrofo di Castel Volturno ucciso anche il gestore di una sala giochi
Strage nel laboratorio tessile del napoletano
Sei nigeriani uccisi in un agguato
Nel conflitto anche un ferito ricoverato ora in condizioni non gravi
Secondo le prime ricostruzioni, le vittime si trovavano in un laboratorio tessile, forse il deposito della droga, al chilometro 43 della statale della Domitiana. Nello scontro a fuoco è rimasto ferito un altro extracomunitario, colpito agli arti inferiori e prontamente ricoverato in ospedale in condizioni non gravi.
Nel comune limitrofo di Castel Volturno, in località Baia Verde, nel pomeriggio aveva subito un agguato Antonio Celiento, 53enne pregiudicato gestore di una sala giochi. L'uomo è stato colpito da una ventina di colpi di pistola, esplosi da uno o due sicari che hanno poi fatto perdere le loro tracce. L'omicidio si è verificato dentro il locale gestito da Celiento, che è deceduto poche ore dopo il ricovero.
Sulle due vicende indagano adesso le forze dell'ordine. Dietro i fatti c'è probabilmente la mano della camorra. In particolare l'agguato ai nigeriani potrebbe essere stato organizzato dai casalesi, per risolvere un contenzioso tra chi gestisce il narco traffico. Sempre più spesso la camorra si affida a bande di extracomunitari per smistare la merce nel territorio e forse in questo caso i nigeriani non hanno seguito le direttive del clan.
Tratto da Repubblica on line del 19/09/2008
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