«Bloccare le lucciole sui treni»
Evitare che le prostitute nigeriane salgano sul treno a Genova o che, perlomeno, smettano di scendere a Lavagna: lo chiede il sindaco della cittadina, Giuliano Vaccarezza - già firmatario dell'ordinanza con la quale i clienti delle "lucciole" vengono multati - in una lettera inviata al prefetto e al questore di Genova.
Secondo quanto scrive Vaccarezza, «un gruppo di prostitute nigeriane, che partono presumibilmente in treno da Genova, arriva a Lavagna verso le 22 e si distribuisce nelle strade attorno alla stazione»; le "lucciole", dice ancora il sindaco, restano meno di due ore, poi, «forse disturbate dalla massiccia presenza delle forze di polizia», riprendono il treno in direzione ponente.
La loro presenza, secondo quanto denunciato dal sindaco, è «disturbante anche per la modalità particolarmente aggressiva e sguaiata con le quali si propongono ai potenziali clienti e per la loro ubicazione nel centro cittadino».
Vaccarezza, insomma, ha chiesto controlli mirati e preventivi in collaborazione con la Polfer per «bloccare le prostitute prima che salgano sui treni, oppure, più agevolmente, direttamente sul treno, in modo da ostacolarne la discesa a Lavagna».
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Il ministro dell'Interno Roberto Maroni si è complimentato con il Capo della Polizia Antonio Manganelli: «L'operazione condotta di concerto con le Autorità rumene è la conferma che la collaborazione con la polizia rumena è la strada lungo la quale proseguire per combattere il racket della prostituzione»



