FLUSSI IMMIGRATI - IL GOVERNO INTENDE EMANARE UN NUOVO DECRETO FLUSSI ATTINGENDO ALLE DOMANDE PRESENTATE NEL DICEMBRE DEL 2007
Altri quattromila permessi in arrivo
Claudio Baccarin
Non ci sarà «click-day»
Già 25 mila gli stranieri residenti in città
Già 25 mila gli stranieri residenti in città
Potrebbe arrivare a cavallo del ponte di Ognissanti il nuovo decreto flussi del governo Berlusconi. La notizia è stata anticipata al Messaggero dal prefetto Mario Morcone, che guida il dipartimento Immigrazione del Viminale. E' intenzione dell'esecutivo dare il via libera ad altri 170 mila stranieri, che si aggiungerebbero ai 170 mila che già hanno avuto il disco verde dal governo Prodi. Stavolta, però, non ci saranno nuove domande e click-day. Si attingerà direttamente alle richieste di assunzione di stranieri che sono state presentate tra il dicembre 2007 e il maggio 2008: il numero si aggira, complessivamente, sulle 740 mila unità. Ma all'inizio di settembre le istanze esaminate risultavano solo 130.882, delle quali appena 76.869 accolte.
Nel Padovano le pratiche presentate ammontano a 15.334 (per due terzi da persone che già vivono in Italia); gli ingressi già concessi risultano poco più del 20%, ovvero 3100, di cui 1200 rilasciati a badanti. Adesso, in pratica, si procederà allo scorrimento della graduatoria, pescando tra le istanze non evase. Se i numeri verranno confermati, i nuovi nullaosta potrebbero essere all'incirca 4000. Una cifra che, suppergiù, corrisponde al numero degli stranieri non comunitari (3.692) - come puntualizza Claudio Sarcona, dirigente del settore Lavoro della Provincia - che risultano iscritti come disoccupati alle liste di collocamento: si tratta del 22% del totale dei disoccupati.
Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 ottobre 2007 stabilisce che «per l'anno 2007 sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini stranieri non comunitari entro una quota massima di 170 mila unità. Ammontano a 47.100 gli ingressi riservati a cittadini di Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione: 4.500 albanesi, 1.000 algerini, 3,000 bengalesi, 8.000 egiziani, 5.000 egiziani, 5.000 filippini, 1.000 ghanesi, 4.500 marocchini, 6.500 moldavi, 1.500 nigeriani, 1.000 pakistani, 1.000 senegalesi, 100 somali, 3.500 cingalesi, 4.000 tunisini e 2.500 cittadini di altri Paesi. Per quanto riguarda le tipologie lavorative, sono previsti 65.000 ingressi per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona; 14.200 ingressi per il settore edile; 1.000 ingressi per dirigenti; 500 ingressi per conducenti; 200 ingressi per la pesca marittima: 30.000 interessi per i restanti settori produttivi.
I dati (resi noti dal ministero dell'Interno) delle pratiche presentate al 7 febbraio 2008 collocavano la provincia di Padova (14.679 istanze) al 14º posto per numero di domande: in testa Milano (76.092) davanti a Roma (45.652), Brescia (43.333), Napoli (23.993), Bergamo (22.569), Torino (22.020), Bologna (21.453), Verona (20.228), Modena (19.227), Vicenza (17.394), Treviso (15.873), Firenze (15.077) e Venezia (14.901).
Nel Padovano le pratiche presentate ammontano a 15.334 (per due terzi da persone che già vivono in Italia); gli ingressi già concessi risultano poco più del 20%, ovvero 3100, di cui 1200 rilasciati a badanti. Adesso, in pratica, si procederà allo scorrimento della graduatoria, pescando tra le istanze non evase. Se i numeri verranno confermati, i nuovi nullaosta potrebbero essere all'incirca 4000. Una cifra che, suppergiù, corrisponde al numero degli stranieri non comunitari (3.692) - come puntualizza Claudio Sarcona, dirigente del settore Lavoro della Provincia - che risultano iscritti come disoccupati alle liste di collocamento: si tratta del 22% del totale dei disoccupati.
Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 ottobre 2007 stabilisce che «per l'anno 2007 sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini stranieri non comunitari entro una quota massima di 170 mila unità. Ammontano a 47.100 gli ingressi riservati a cittadini di Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione: 4.500 albanesi, 1.000 algerini, 3,000 bengalesi, 8.000 egiziani, 5.000 egiziani, 5.000 filippini, 1.000 ghanesi, 4.500 marocchini, 6.500 moldavi, 1.500 nigeriani, 1.000 pakistani, 1.000 senegalesi, 100 somali, 3.500 cingalesi, 4.000 tunisini e 2.500 cittadini di altri Paesi. Per quanto riguarda le tipologie lavorative, sono previsti 65.000 ingressi per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona; 14.200 ingressi per il settore edile; 1.000 ingressi per dirigenti; 500 ingressi per conducenti; 200 ingressi per la pesca marittima: 30.000 interessi per i restanti settori produttivi.
I dati (resi noti dal ministero dell'Interno) delle pratiche presentate al 7 febbraio 2008 collocavano la provincia di Padova (14.679 istanze) al 14º posto per numero di domande: in testa Milano (76.092) davanti a Roma (45.652), Brescia (43.333), Napoli (23.993), Bergamo (22.569), Torino (22.020), Bologna (21.453), Verona (20.228), Modena (19.227), Vicenza (17.394), Treviso (15.873), Firenze (15.077) e Venezia (14.901).
(22 ottobre 2008)