giovedì 19 maggio 2011

“MEDIATORE INTERCULTURALE”

“MEDIATORE INTERCULTURALE”



Il corso di qualifica ha la durata di 500 ore di cui 200 di tirocinio.

Il tirocinio viene svolto all’interno delle strutture di competenza, pubbliche (municipi, scuole, uffici del lavoro, ospedali,carceri,pubblica sicurezza…), e organizzazioni del privato sociale (associazioni, cooperative…) dove è previsto l’intervento del mediatore interculturale.

Il “Mediatore Interculturale” è una figura professionale indispensabile nel mondo multietnico nel quale viviamo.
Il mediatore interculturale è una figura che facilita i processi di integrazione e di scambio interculturale, al fine di ridurre stereotipi e pregiudizi e favorisce forme di contatto tra culture nel rispetto delle diverse identità. Si occupa di mediazione, informazione e comunicazione in ambito scolastico, sanitario, sociale ed aziendale.

Svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, opera nei servizi socio-sanitari,nelle agenzie dell’istruzione, nel sistema giudiziario/penitenziario, nei servizi di pubblica sicurezza, nei servizi per il lavoro, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:

 Nella rimozione delle barriere culturali e linguistiche;

 Nella promozione sul territorio della cultura di accoglienza e dell’integrazione socio-economica;

 Nella conoscenza e nella pratica dei diritti e dei doveri vigenti in Italia, in particolare nell’accesso e nella fruizione dei servizi pubblici e privati.

Il Mediatore Interculturale collabora con organismi ed istituzioni, pubblici e privati, nel processo di adeguamento delle prestazioni offerte all’utenza immigrata ed opera in tutte le situazioni di difficoltà comunicative e/o di comprensione tra persone di culture diverse, al fine di dissipare i malintesi o i potenziali conflitti dovuti ad un diverso sistema di codici e valori culturali.

Il Mediatore Interculturale è solitamente un immigrato o comunque una persona che, per esperienza di migrazione o di prolungata residenza all’estero conosce i codici linguistici e culturali della popolazione migrante di riferimento.

DIDATTICA
La metodologia didattica è articolata in lezioni frontali, esercitazioni pratiche e dinamiche di gruppo.

Le ore teoriche sono svolte attraverso i seguenti moduli:

 Intermediazione linguistico-culturale

 Analisi dei bisogni e risorse del beneficiario della mediazione

 Analisi dei bisogni e risorse del beneficiario della mediazione

 Mediazione culturale

 Applicazione del D.Lgs.81/08 ex 626/94

 Normativa sulla privacy – Dlgs 196/2003

INFO: TEL/FAX 0771900413 - 3203724066

Fondi (LT) 04022 – Via Cellini n. 3 - www.ecostudiromaelazio.it



lunedì 16 maggio 2011

GB, da una coppia di colore nasce un bimbo bianco e biondo

GB, da una coppia di colore nasce un bimbo bianco e biondo















ROMA - Un bimbo bianco è nato in Gran Bretagna da una coppia di neri. Per la seconda volta in un anno genitori di colore hanno dato alla luce un neonato biondo e con la pelle chiara. Un altro caso simile fu riportato, sempre nel Regno Unito, nel luglio 2010. Il Sunday Mirror scrive oggi che Francis Tshibangu, il padre, è rimasto di sasso quando gli hanno fatto vedere per la prima volta il bambino: «Il mio primo pensiero è stato: non è mio». Ma apparentemente non è questo il caso. Altrettanto sconcertati sono stati i medici e le infermiere della sala parto.

Francis e la moglie Arlette, come l'altra coppia un anno fa, non hanno parenti o ante

nati bianchi. Stavolta il neonato ha i tratti somatici dei genitori all'infuori del colore della pelle e dei capelli, che sono biondo rossicci. Il piccolo Daniel (così è stato chiamato il bambino) non è un albino. I genitori hanno già un figlio di colore, Seth, che ha due anni: lui e il nuovo arrivato si assomigliano come due gocce d'acqua. Gli esperti di fertilità interrogati dal giornale non sanno spiegarsi la nascita straordinaria, se non per dire che può succedere una volta in un milione di casi.

fonte

domenica 15 maggio 2011

I dieci errori da evitare in un colloqui

I dieci errori da evitare in un colloqui

CareerBuilder Italia
Arrivare tardi od offendere il vostro potenziale superiore sono due azioni che ovviamente vanno evitate in occasione di un colloquio di lavoro. I responsabili delle assunzioni hanno segnalato a CareerBuilder.co.uk le principali gaffe commesse dai candidati durante un colloquio. Dal candidato che si lancia in una performance di un classico di James Brown, a quello convinto che l'approccio Hulk Hogan sia il modo migliore per inchiodare un cliente difficile, l'elenco di quest'anno è una guida alle affermazioni che occorre davvero evitare di pronunciare durante il colloquio.
Ecco le 10 principali figuracce di quest'anno.
1. Quando l'onestà non è la scelta migliore
Interrogato dal selezionatore sul perché volesse lavorare per l'azienda, il candidato ha replicato: "Perché mi piace la ragazza della reception".
2. Mantenere sempre un aspetto professionale
Deciso a sbaragliare la concorrenza, un candidato ha acceso un lettore CD per riprodurre il brano I Feel Good di James Brown.
3. Date prova di possedere le competenze appropriate per la posizione
Un candidato ha preso troppo alla lettera la domanda "È in grado di dimostrare le sue competenze?" e si è esibito in giochi di prestigio per il selezionatore.
4. Memorizzate le informazioni
La frase "al momento sbagliato nel posto sbagliato" ha assunto un significato del tutto nuovo quando il candidato non solo si è recato al colloquio sbagliato, ma anche presso l'azienda sbagliata.
5. Sopprimete gli istinti omicidi
A causa dell'agitazione una candidata ha dato al selezionatore l'impressione di aver ucciso il marito.
6. Evitate le distrazioni
Lasciare il cellulare acceso durante un colloquio non ha giustificazioni. Questo, tuttavia, non ha scoraggiato un candidato che non è riuscito a resistere alla tentazione di controllare il telefono ogni volta che poteva.
7. Esibite entusiasmo
Nell'intento di valutarne le ambizioni professionali, il selezionatore ha chiesto al candidato dove si vedesse tra cinque anni. La risposta del candidato: "Non ho particolari ambizioni di carriera, a condizione di essere pagato molto di più".
8. Malriposte
Il candidato, che si era proposto per un'attività da svolgere nel fine settimana, ha informato il potenziale nuovo datore di lavoro di non potersi recarsi al lavoro quando la sua squadra di calcio giocava in casa.
9. Corpo a corpo?
Quando il selezionatore gli ha chiesto in che modo avrebbe gestito un cliente scontento, il candidato ha risposto che lo avrebbe atterrato di tentare di alleggerire diplomaticamente la situazione.
10. In cerca di amore
Un candidato, interessato a successivi sviluppi, ha chiesto un appuntamento alla selezionatrice.
Oltre a riferire le gaffe verbali, gli intervistati hanno anche fornito i propri commenti sugli errori più frequenti commessi dai candidati in occasione dei colloqui.
Emerge che il 62 percento dei selezionatori ha citato il disinteresse come gaffe principale, seguito dall'arroganza (49 percento), dalla critica del datore di lavoro attuale o precedente (44 percento) e dall'incapacità di rispondere alle domande in modo efficace (25 percento).
Togliere quindi, se desiderate sapere come superare il prossimo colloquio, seguite questi consigli.
Preparatevi.
Un colloquio è la proposta di vendita con cui convincete il potenziale acquirente (il datore di lavoro) che la vostra offerta merita un investimento. Fate delle ricerche sull'azienda per la quale vi candidate, individuate alcune problematiche potenziali e proponete una possibile soluzione.
Non entrate troppo in confidenza.
Evitate di divulgare troppe informazioni sulla vostra vita personale. Analogamente alla sezione "hobby e interessi" nel CV, comunicate solo le informazioni rilevanti per la posizione. Ad esempio, se vi state candidando per una posizione dirigenziale, il fatto di essere il capitano della vostra squadra di rugby dimostra competenze di leadership e organizzative. Mantenete sempre il colloquio su un tono professionale.
Siate onesti.
Non fate finta di conoscere la risposta a una domanda quando in realtà le cose stanno diversamente; nessuno pretende che conosciate tutte le risposte. L'obiettivo dei selezionatori non è di cogliervi impreparati, ma solo di stabilire se siete in grado di risolvere i problemi. Se vi pongono una domanda di cui non conoscete la risposta, spiegate quali azioni intraprendereste per trovare le informazioni necessarie.
Preparate le risposte.
L'80  percento delle domande di un colloquio può essere suddiviso in tre categorie: di carattere generale, basate sulle competenze e basate sugli scenari. Probabilmente vi sara'chiesto di parlare di voi stessi o delle vostre motivazioni, di descrivere un momento in cui avete lavorato efficacemente all'interno di un team oppure di compiere un'analisi per capire se, a posteriori, vi sareste comportati diversamente. Esercitatevi a rispondere alle potenziali domande.
Siate positivi.
Parlare del vostro precedente datore di lavoro in termini offensivi non è mai consigliabile, anche se avevate un superiore da incubo. Non solo vi fa apparire non professionali, ma indurrà il selezionatore a pensare che direte altrettanto di lui in futuro. 
fonte


EXTRA.COM

EXTRA OSPITI

FeedBurner FeedCount

Live Traffic Feed

NeoEarth