domenica 14 dicembre 2008

Il testo del decreto flussi 2008

ASSOCIAZIONE WELCOME: Il testo del decreto flussi 2008

Circolare Ministero Interno: chiarimenti sul decreto flussi 2008

Circolare Ministero Interno: chiarimenti sul decreto flussi 2008
Circolare Ministero Interno del 5 dicembre 2008 chiarimenti sul decreto flussi 2008
Il Ministero dell’Interno con la circolare del 5 dicembre scorso ha fornito dei chiarimenti in ordine alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso per i lavoratori extracomunitari non stagionali per l’anno 2008.
Con il DPCM sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato non stagionale i cittadini stranieri non comunitari entro una quota massima di 150.000 unità da ripartire sulla base delle richieste di nulla osta inviate entro il 31 maggio 2008.
Di tali quote, 44.600 sono riservate ai cittadini di paesi che hanno sottoscritto con l’Italia o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria e 105.400 sono riservati al lavoro domestico e di assistenza alla persona.
Il decreto consente di esaminare le richieste risultate in esubero rispetto alle quote previste dal decreto 2007 tenendo sempre conto dell’ordine cronologico di presentazione.
Per quanto riguarda le domande presentate dai cittadini extraUE è necessario che il richiedente sia in possesso o abbia fatto richiesta alla data di pubblicazione del decreto, di uno di questi titoli affinchè la domanda venga presa in considerazione:
- permesso CE per i soggiornanti di lungo periodo;
- carta di soggiorno (cartacea o elettronica;
- carta di soggiorno rilasciata ai familiari stranieri di cittadini italiani.
Questi datori stranieri devono confermare, a pena di esclusione, entro le 24 del 3 gennaio 2009, il permanere dell’interesse all’assunzione del lavoratore straniero in favore del quale aveva presentato la richiesta. La conferma si effettua tramite il sito del Ministero dell’Interno attraverso un apposito link.
I datori di lavoro italiani, invece, non devono effettuare alcuna conferma.

Se il clandestino pulisce casa al ministro




Scandalo negli Usa. La villa del titolare dell’Homeland Security era curata da immigrati irregolari

Roma – 12 dicembre 2008 - Immaginate Roberto Maroni che affida la sua casa a una colf senza permesso di soggiorno? Negli U.S.A., “the place where all things are possible”, è successo qualcosa di molto simile.

La pulizia della villa a Washington D.C. di Michael Chertoff, il ministro statunitense per la Sicurezza nazionale, è stata curata negli ultimi tre anni da una ditta che impiegava una decina di irregolari. La cosa buffa è che a scoprirlo sono stati proprio gli investigatori di un’agenzia dell’Homeland Security, sguinzagliati a caccia di clandestini.

“La ditta di pulizie aveva assicurato ai Chertoff che tutti i lavoratori erano in regola” si è affrettato a spiegare il portavoce del ministro. “A me avevano fatto vedere dei documenti, che ne potevo sapere che erano falsi?” si è giustificato il titolare, James Reid, rilanciando: “Dovrebbe essere proprio l’ Homeland Security a evitare che accadano cose simili”.

Possibile che i clandestini abbiano ingannato il loro datore di lavoro e di conseguenza anche il ministro, straordinario che siano riusciti a sfuggire all’occhio lungo dei servizi segreti. A casa del titolare dell’Homeland Security non entra nemmeno un alito di vento senza l’ok dell’ Intelligence Service, ma a quanto pare gli 007 si sono preoccupati solo di verificare che i lavoratori non fossero pericolosi terroristi, senza badare al permesso di soggiorno.

Di sicuro, passeranno alla Storia le parole pronunciate dallo stesso Chertoff il 23 ottobre scorso. In un discorso sull’immigrazione, il ministro lanciò un appello: “Dobbiamo esser certi che casa nostra sia a posto”. Parlava degli Usa in generale o della villa a Washington D.C.?

FONTE



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