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giovedì 26 giugno 2014
Italy star Mario Balotelli hits back at 'racist' detractors
Controversial star Mario Balotelli has hit out at what he describes as his "racist" detractors after being blamed for Italy's World Cup exit.
Balotelli, 23, cut a lost and frustrated figure as Italy lost 1-0 to Uruguay on Tuesday (Wednesday AEST) to end their the World Cup.
Coach Cesare Prandelli hauled off an ineffective Balotelli, who scored the winner in the Azzurri's opening match against England, at half-time against Uruguay.
A social media video posting on Instagram by an Italian said: "Mario, do you know what the thing is? You're not Italian, get out."
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As a rare Italy international of African origin - his birth parents are Ghanaian - Balotelli stands out in an Italy shirt.
Balotelli replied to the video post and sent a link to his impassioned defence on his own Twitter page.
"I'm Mario Balotelli, I'm 23 and I didn't choose to be Italian," he said.
"I really wanted it because I was born in ITALY and I've always lived in ITALY. This World Cup meant a lot to me and I'm sad, angry and disappointed with myself.
"It's true maybe I could have scored against Costa Rica (they lost 1-0 last Friday), you're (in the plural) right, but then what?
"Then what's the problem? Maybe what you all want to say is this?
"Don't put all the blame only on me this time because Mario Balotelli gave everything for the national team and didn't mess up anything (from a character point of view), so look for another excuse because Mario Balotelli has a clear conscience and is ready to go forward stronger than before and with his head held high.
"Proud to have given his all for His country. Or maybe, as you say, I'm not Italian. Africans would never abandon one of their brothers. NEVER.
"In that respect us blacks, as you call us, are light years ahead. SHAME is not that you can miss a goal or run less or more. SHAMEFULNESS ARE THESE THINGS. True Italians! True?"
It is not the first time Balotelli has been targeted by racist Italian supporters.
The AC Milan striker has several times faced racial abuse on at football grounds in Italy, most notably from Juventus fans during his Inter Milan days, before heading to England and Manchester City.
He was even racially abused at an Italy training camp in Coverciano, just outside Florence, in May in the build up to the World Cup.
In 2010 in a friendly against Romania in Austria he was abused by Romanian fans while some Italian supporters held up a banner saying: "no to a multi-cultural Italy."
AFP
http://www.smh.com.au/fifa-world-cup-2014/world-cup-news-2014/italy-star-mario-balotelli-hits-back-at-racist-detractors-20140626-zslyb.html
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mercoledì 9 febbraio 2011
Basta ipocrisie sull’immigrazione
Basta ipocrisie sull’immigrazione
Attacco radical chic al premier inglese David Cameron il quale si è permesso di dire che in Inghilterra il multiculturalismo è miseramente fallito.Il Primo Ministro inglese David Cameron La signora Madeleine Bunting si è arrabbiata molto con il premier inglese David Cameron il quale si è permesso di dire che in Inghilterra il multiculturalismo è miseramente fallito. Stizzita, la signora lo ha attaccato dalle colonne di The Guardian, il giornale della sinistra un po’ radicale e molto chic.
Eh sì, perché la signora Bunting è un’intellettuale famosa, firma d’eccellenza di quella sorta di "Repubblica in salsa britannica" che dell’Inghilterra multiculturale si è sempre vantata con orgoglio progressista. Con tono lirico la signora ha raccontato la sua recente esperienza di multiculturalismo che smentirebbe Cameron: e cioè il suo shopping del sabato mattina in Hackney’s Ridley Road nell’East London, dove "dozzine di nazionalità diverse si aggirano alla ricerca delle migliori verdure, vestiti, coperte e utensili da cucina. E l’aria è piena della fragranza di pane turco e pesce salato africano e le bancarelle sono colme di yams e chili". Ci siamo dilungati sull’articolo della signora Bunting per due motivi: primo per rincuorare noi italiani del fatto che le intellettuali di sinistra inglesi riescono a essere anche peggio delle nostre. Secondo, per dimostrare l’astrazione con la quale un certo mondo intellettuale progressista continua ad affrontare i temi che rappresentano le sfide per la sopravvivenza dell’Occidente: e il multiculturalismo è uno di questi. L’accusa di David Cameron fa riflettere sui rischi di una tolleranza che si riduce a mera accettazione di forme identitarie spesso ostili ai modelli e alle leggi dei paesi ospitanti. Il leader conservatore britannico ha fatto un’analisi spietata del processo di radicalizzazione di una parte dell’Islam che vive in Gran Bretagna. Ha denunciato l’errore di un multiculturalismo che ha permesso si creassero "comunità isolate che si comportano in modi contrari ai nostri valori" e ha affermato che bisogna smetterla di pensare a un modello di tolleranza passiva. Cameron ha coniato una nuova definizione, "liberalismo muscolare", di fronte alla quale la signora Bunting è inorridita, scrivendo subito che "questa è la politica del body-building: per lo più estetica ma con una possibilità implicita di opprimere".
In realtà, la riflessione sulla fine del multiculturalismo iniziò nel 2006 proprio con Tony Blair, all’indomani del drammatico attentato alla metropolitana di Londra in cui persero la vita oltre 50 persone. Per l’Inghilterra, la scoperta che gli attentatori suicidi erano giovani inglesi di religione islamica, di seconda e terza generazione, fu un risveglio brusco dalla favola del paese multicolore e pacifico. Fu in quei giorni che Trevor Philips, un insospettabile laburista d’origini afrocaraibiche, stretto collaboratore del premier proprio sui temi dell’integrazione, dichiarò al Times che la parola multiculturalismo "significa cose sbagliate". E poco tempo dopo fu lo stesso Blair a dire che in una società democratica ci sono "confini di valori condivisi dentro i quali tutti devono essere obbligati a vivere". Se gli intellettuali progressisti, oltre a fare shopping nei mercatini multietnici, provassero a navigare su YouTube, scoprirebbero realtà diverse dai paradisi multiculturali. "You Will Pay With Your Blood" è un breve video amatoriale che riprende le manifestazioni integraliste a Londra del 2006 davanti all’ambasciata danese in occasione delle proteste che incendiarono l’Europa per le vignette anti-islamiche. Si vedono giovani urlare slogan in perfetto inglese, inneggiare alla Jihad e alle bombe contro chi offende il Profeta e innalzare cartelli con scritte tipo: "Europa pagherai, il tuo 11 Settembre è vicino".
Nel centro di Londra. Attorno, un cordone di poliziotti garantisce il loro diritto a manifestare. Queste immagini racchiudono l’idea del fallimento del multiculturalismo molto più di qualsiasi concetto. L’immagine di un’Europa stretta nella contraddizione di dover garantire la libertà d’espressione a coloro che la vorrebbero distruggere è il paradosso del multiculturalismo non solo britannico. Il "liberalismo muscolare" che vuole Cameron non impedirà alla signora Bunting di continuare a fare shopping nel suo mercatino, ma forse riuscirà ad evitare che integralismo e fanatismo prendano piede nelle nostra società.
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lunedì 7 febbraio 2011
Cameron: il multiculturalismo è fallito
NTERVENTIO ALLA CONFERENZA SULLA SICUREZZA DI mONACO
Cameron: il multiculturalismo è fallito
Il premier britannico: «La tolleranza passiva incoraggia la separazione. Lo stato liberale impone i suoi principi»
INTERVENTIO ALLA CONFERENZA SULLA SICUREZZA DI mONACO
Cameron: il multiculturalismo è fallito
Il premier britannico: «La tolleranza passiva incoraggia la separazione. Lo stato liberale impone i suoi principi»
Cameron e Merkel alla conferenza sulla sicurezza di Monaco (Epa/Ansa) |
VALORI COMUNI PER TUTTI- Secondo Cameron il ««multiculturalismo di stato» ha fallito e ha lasciato i giovani musulmani vulnerabili al radicalismo, ha affermato il primo ministro britannico nell'intervento alla conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. «È tempo di voltare pagina sulle politiche fallite del Paese. Per prima cosa, invece di ignorare questa ideologia estremista, noi dovremo affrontarla, in tutte le sue forme». E ancora: «Sotto la dottrina del multiculturalismo di stato, abbiamo incoraggiato culture differenti a vivere vite separate, staccate l'una dall'altra e da quella principale. Non siamo riusciti a fornire una visione della società, alla quale sentissero di voler appartenere. Tutto questo permette che alcuni giovani musulmani si sentano sradicati».
Per Cameron è il momento di lasciare da parte la «tolleranza passiva» del Regno Unito con un «liberalismo attivo, muscolare», per trasmettere il messaggio che la vita in Gran Bretagna ruota intorno a certi valori chiave come la libertà di parola, l'uguaglianza dei diritti e il primato della legge. «Una società passivamente tollerante rimane neutrale tra valori differenti. Un paese davvero liberale fa molto di più. Esso crede in certi valori e li promuove attivamente» (fonte Ansa)
http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_05/cameron-multiculturalismo_9ed76dd4-3120-11e0-90b6-00144f02aabc.shtml
Per Cameron è il momento di lasciare da parte la «tolleranza passiva» del Regno Unito con un «liberalismo attivo, muscolare», per trasmettere il messaggio che la vita in Gran Bretagna ruota intorno a certi valori chiave come la libertà di parola, l'uguaglianza dei diritti e il primato della legge. «Una società passivamente tollerante rimane neutrale tra valori differenti. Un paese davvero liberale fa molto di più. Esso crede in certi valori e li promuove attivamente» (fonte Ansa)
http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_05/cameron-multiculturalismo_9ed76dd4-3120-11e0-90b6-00144f02aabc.shtml
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Cameron attacks 'state multiculturalism'
- Andrew Sparrow, senior political correspondent
- guardian.co.uk,
David Cameron: 'People today don't worry that criticising multiculturalism is coded racism.' Photograph: Lewis Whyld/PA David Cameron today launched a fierce attack on what he called "state multiculturalism", claiming that it undermined community relations. "State multiculturalism is a wrong-headed doctrine that has had disastrous results. It has fostered difference between communities," the Conservative leader said in a speech. "And it has stopped us from strengthening our collective identity. Indeed, it has deliberately weakened it." Cameron defined "state multiculturalism" as "the idea that we should respect different cultures within Britain to the point of allowing them – indeed encouraging them – to live separate lives, apart from each other and apart from the mainstream." Speaking at a debate hosted by the Equality and Human Rights Commission, Cameron also: • criticised the apparent suggestion from the Archbishop of Canterbury for the extension of sharia law into the UK • claimed that "state multiculturalism" was leading to schoolgirls in Bradford disappearing from school and being forced into marriage • committed the Tories to promoting integration Cameron said that in the voluntary sector "state multiculturalism" had involved "granting financial aid for artistic and other projects purely on account of ethnic background – with various groups, purporting to represent various minorities, competing for money against each other." In public services, it meant "not just essential information, but all information, endlessly translated into numerous languages, to cater for numerous people, who can then continue to go about their daily lives without ever having to learn English. "More generally, it means treating groups of people as monolithic blocks rather than individual citizens." Cameron said that his generation did not have the hang-ups of the past and that "people today don't worry that criticising multiculturalism is coded racism". "Multiculturalism was manipulated to entrench the right to difference – which is a divisive concept. What we need is the right to equal treatment despite difference." Cameron said that he had "tried in good faith" to understand what the archbishop, Rowan Williams, had meant in his recent lecture about sharia and British law. If Williams meant that different communities should have different laws, then that would be "dangerous and illiberal", the Tory leader said. The introduction of sharia law for Muslims would be "the logical endpoint of the now discredited doctrine of state multiculturalism", he said. He went on: "It would alienate other communities who would resent this preferential treatment. It would provide succour to the separatists who want to isolate and divide communities from the mainstream. "And it would – crucially – weaken, destabilise and demoralise those Muslims who embrace liberal values and desperately want to integrate fully in British society." Cameron said that "state multiculturalism" led to people accepting different cultural behaviour, even if it contravened human rights. "Take forced marriages. In Bradford, where I was last week, schoolgirls under the age of sixteen have simply disappeared from school. Nobody knows where they are. "And, until recently, there was little investigation – despite the fact that it is likely that they may have been drugged, imprisoned, kidnapped and forced into an unwanted marriage on the other side of the world." Cameron said that over the coming months he would be unveiling policies designed to "oppose the forces of separation in favour of community". One idea was for children to have more school exchanges, so they could meet children from different backgrounds. http://www.guardian.co.uk/politics/2008/feb/26/conservatives.race
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lunedì 20 settembre 2010
Clandestino Day 2010
ciao a Tutti,
Vi inoltro il px appuntamento sostenuto dalla Casa dei diritti socaili, sportello di Latina
inoltrate por favor!!!
Grazie
Eleonora
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Vi inoltro il px appuntamento sostenuto dalla Casa dei diritti socaili, sportello di Latina
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Grazie
Eleonora
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La Nova Urbs e Focus - Casa dei Diritti Sociali invitano a partecipare all'evento
"Clandestino Day 2010"
In occasione della seconda edizione della manifestazione nazionale di solidarietà
sociale "Clandestino Day", promossa dalla rivista Carta, l' Associazione Scalo Culturale
aderisce organizzando "Scalo Clandestino".
Venerdì 24 Settembre dalle 9.00 alle 14.00 nel piazzale della biblioteca di Latina Scalo
verrà distribuito *gratuitamente*l' almanacco della rivista Carta dedicato ai problemi degli immigrati clandestini.
L'evento si concluderà con Cena clandestina al Bagharat (ex Caffè Imperiale).
Prezzo € 10,00 (conferma entro mercoledì). Ospite della serata il giovane cantautore Tommaso Carturan e la sua musica.
Un saluto
Alessandra
--
Chukwubike Okey C.
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giovedì 8 gennaio 2009
SPOSI IN CARCERE ...NON SI CONOSCONO:
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