sabato 4 maggio 2013

Lettera di Prendiamo la Parola a Cécile Kyenge


Lettera di Prendiamo la Parola a Cécile Kyenge

Firenze, 01 maggio 2013
Dottoressa On. Cécile Kyenge
Ministra dell’Integrazione
Palazzo Chigi Roma
Cara compagna Cécile,
Ministra della Repubblica!
Come piccola e giovane associazione d’immigrati, immigrate e di persone di origine immigrata, ci rallegriamo della rilevante nomina di cui sei stata investita. Nomina che è, per noi, un riconoscimento del tuo lavoro e del tuo impegno per i diritti e la giustizia.Come Prendiamo la Parola, realtà che hai contribuito a far nascere e crescere, vogliamo riaffermare il nostro sostegno a te, nostra compagna, nel tuo lavoro per il raggiungimento degli obiettivi che insieme, da tanti anni, stiamo inseguendo.
Sappiamo che la concezione dell’immigrazione come “problema” di ordine pubblico, ancora prevalente nel Paese, determina che le grandi questioni che riguardano i diritti delle persone migranti, siano prerogativa del Ministero dell’Interno.
Temiamo che l’entusiasmo per questa grande novità, dopo tanti anni di lotte senza punti di riferimento istituzionali, possa portare alcuni a caricarti di un enorme peso di aspettative; noi, invece, come Prendiamo la Parola, nel riconoscimento dell’importanza del ruolo che sei chiamata a svolgere, siamo consapevoli dello stretto perimetro della delega a te attribuita, ma, crediamo comunque che dalla postazione che sei chiamata a ricoprire si possano avviare dei percorsi molto importanti sul piano dei diritti.
L’attuale quadro politico, prodotto da manovre a noi note, ci trova responsabilmente critici. Assistiamo, con preoccupazione, alla conformazione di un governo nel quale si trovano insieme la maggior forza del centro sinistra e la destra neoliberista, lo schieramento politico principale responsabile del degrado politico, economico, sociale e morale del Paese.
A te toccherà sedere allo stesso tavolo con i rappresentanti di chi ha immaginato e costruito politicamente e concretamente gli strumenti per mortificare la nostra presenza in seno a questa società, alla quale ci sentiamo di appartenere per diritto. Tuttavia, cara Cécile, nella consapevolezza che ci ha sempre distinto in quanto donne immigrate e uomini immigrati impegnati nella trasformazione reale di questo paese, riteniamo che la tua presenza nell’attuale esecutivo nazionale possa diventare uno strumento utile a costruire prospettive diverse se ci appropriamo del segnale che è stato lanciato. Su questo terreno, noi siamo con te, pronte e pronti, a sostenerti per tentare l’impossibile e moltiplicare le piccole aperture possibili.
Cogliamo il segnale e partiamo dall’aspetto simbolico della tua presenza nel governo per provare a dare un successivo impulso alla costruzione di una società che riconosca nei fatti pari dignità a tutti i suoi membri; una società in cui la norma sia la dottoressa Cécile Kyenge come Ministra della Salute. Guardiamo all’importante traguardo da te raggiunto come input per continuare a costruire il nostro sogno dell’uguaglianza e della parità di trattamento nel rispetto delle diversità.
Un forte abbraccio
Per l’Ass. Prendiamo la parola,
Mercedes Frias


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