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mercoledì 29 febbraio 2012

Primo marzo: sciopero degli immigrati

Primo marzo:
sciopero degli immigrati

Sono 4 milioni gli immigrati in Italia, che con il proprio lavoro sostengono anche il Paese che li ospita. Restano però cittadini di serie B. E' per questo che, per il terzo anno consecutivo, domani primo marzo, i lavoratori stranieri incroceranno le braccia
Sono 4 milioni gli immigrati in Italia, che con il proprio lavoro sostengono anche il Paese che li ospita. Restano però cittadini di serie B. E' per questo che, per il terzo anno consecutivo, domani primo marzo, i lavoratori stranieri incroceranno le braccia.
Dopo il successo del 2010, la manifestazione si è ripetuta nel 2011 ed è diventata un appuntamento fisso. Diverse le richieste:  abrogazione della legge Bossi-Fini, cancellazione del contratto di soggiorno per lavoro, chiusura di tutti i Cie;  cittadinanza ai bambini nati in Italia;  no al permesso a punti e a nuove tasse sul rinnovo del permesso di soggiorno; regolarizzazione generale di chi non ha un permesso.

Anche quest’anno il colore di riferimento della manifestazione è il giallo. Ogni piazza italiana sarà riempita di foulard, spille, nastri e palloncini gialli. Sono previsti eventi a tema e flash-mob in cui simbolicamente si taglierà un lungo nastro giallo.

Tra gli eventi previsti:
Milano: presidio e interventi in piazza Duomo ore 17.30-19.30;
Bologna: corteo da piazza dell'Unità ore 9.00; presidio in piazza Maggiore ore 16.00 microfono aperto; concerto Hip Hop ore 19.30;
Firenze: ore 16 corteo da piazza Santissima Annunziata  con arrivo in piazza Santa Maria Novella;
Roma: iniziativa sulla comunicazione dalle ore 18.30 al Brancaleone;
Napoli: corteo da piazza Garibaldi a piazza Pleibiscito ore 9.00;
Bari: presidio e manifestazione piazza Umberto, ore 16.30-19.30;
Palermo: piazza Bologni 8, aula Sturzo ore 10.00 convegno " La tutela dei migranti contro le discriminazioni".
 http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-e3d3220d-f0bb-420c-b5e5-159d0ca5469b.html

lunedì 12 dicembre 2011

"Sei nera, meriti voti in meno di altri"


"Sono esterreffatto: se la notizia fosse vera, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo. Farò piena luce sulla vicenda". E' l'amaro commento del dirigente scolastico della Campania, Diego Bouché, alla storia raccontata oggi dal 'Corriere del Mezzogiorno' di una alunna di seconda media di Caserta discriminata per la sua pelle. La ragazzina - pur in presenza di un compito di Geografia del tutto simile a quello di un suo compagno - ha avuto un voto inferiore (7 rispetto al 9 dell'altro alunno) unicamente perché "diversa" come le avrebbe detto la professoressa di fronte alla richiesta di spiegazioni.La storia raccontata dal giornale si svolge nella media "Giannone" del capoluogo di Terra di Lavoro, una delle più importanti. La ragazzina, italiana di Caserta, chiede lumi ma l'insegnante - ora in malattia - dà una risposta che gela l'alunna e l'intera classe: "Tu non sei come gli altri, sei nera". Turbata dall'episodio, Simona - questo il nome di fantasia dato dal giornale - racconta tutto alla madre la quale si rivolge alla dirigente scolastica, Maria Bianco. "E questa - scrive il Corriere - tra un cambio di ora e l'altra, entra nella seconda frequentata da Simona, si chiude la porta alle spalle ed esige silenzio. Chiede di conoscere la versione dei fatti dai bambini. Ne ottiene una dolorosa conferma: 'Tu sei diversa' sente ripetere dagli scolari: 'Tu sei nera'.
Assume quindi l'iniziativa di chiamare a sé la prof e di parlarle chiaro: tu sei fuori da questa scuola, le intima. E la docente comincia ad assentarsi. Nei suoi confronti non viene assunto un provvedimento di sospensione, almeno sulle prime: è in malattia". Quanto accaduto, si sottolinea, "é stato regolarmente denunciato agli organi superiori dalla dirigente scolastica, che quella professoressa di Geografia seguiva con attenzione già da qualche anno dopo i primi problemi avuti con gli studenti di alcune classi e, di riflesso, con i loro genitori".

L'accaduto è venuto all'attenzione del corpo insegnante della scuola al termine di un collegio dei docenti svoltosi mercoledì scorso. Ora il dirigente scolastico regionale della Campania intende vederci chiaro e commenta: "E' incomprensibile tutto ciò. Sono amareggiato - evidenzia Bocuhé - parlerò al più presto con il dirigente provinciale e della scuola, poi deciderò il da farsi. Mi chiedo come sia possibile, oggi, nella società multirazziale, che accadano episodi simili... E' insopportabile. E pensare che proprio ieri sono stato in provincia di Caserta in un incontro al quale erano presenti molti responsabili della scuola casertana. Ma nessuno mi ha fatto cenno ad un episodio così grave. Ripeto, se tutta la vicenda fosse confermata, saremmo in presenza di un episodio gravissimo".

http://www.campanianotizie.com/primo-piano/93-primo-piano/10620-razzismo-in-scuola-caserta-prof-sei-nera-meriti-meno-degli-altri.html

giovedì 21 aprile 2011

Seconde generazioni davanti a Montecitorio per il diritto di cittadinanza


Mercoledì 27 Aprile dalle 10.30 alle 14.00 il Partito Democratico scenderà in piazza insieme ai tanti giovani figli di immigrati con un Sit-In davanti alla Camera dei Deputati per rilanciare a gran voce la battaglia per la riforma del diritto di cittadinanza per chi nasce e cresce in Italia.
L'attuale legge sulla cittadinanza che nega il diritto ad essere italiani a chi è nato in Italia da genitori immigrati seppur residenti qui da tanti anni è per noi ingiusta e non più accettabile. Occorre al più presto riformare questa legge ormai obsoleta e caso unico in Europa riconoscendo la cittadinanza italiana immediatamente a chi è nato in Italia da genitori stranieri lungo soggiornanti e prevedere un percorso più rapido e agevolato per chi arriva in Italia a seguito dei genitori in età scolare con la concessione della cittadinanza italiana al termine del ciclo scolastico.
Il Forum Immigrazione del Partito Democratico non intende abbandonare questa battaglia di civiltà che riguarda ormai i diritti di circa un milione di ragazze e ragazzi italiani di fatto ma non di diritto e, per questo, sarà chiesto durante il Sit-In un incontro con i capigruppo di tutti i principali partiti politici rappresentati in Parlamento.
Per questa importante iniziativa, vi invitiamo a partecipare numerosi italiani, immigrati e nuovi italiani tutti insieme alleati per un'Italia più democratica.
Teniamo molto alla tua partecipazione.

Un caro saluto

Khalid Chaouki
Resp. Seconde generazioni
Forum Immigrazione PD
--
Khalid Chaouki
http://it.mc240.mail.yahoo.com/mc/compose?to=k.chaouki@partitodemocratico.it
+39 366 6462043


giovedì 7 aprile 2011

"Magari morissero tutti" i commenti shock su Il Giornale e un paese malato

"Magari morissero tutti" i commenti shock su Il Giornale e un paese malato

“Voglio dare un’applauso al mare e al vento che sono i veri italiani. Però 48 superstiti. Troppi. Bisogna fare meglio la prossima volta se tentano ancora." (lettore del Giornale, aprile 2011)

Il berlusconismo non è più destra, conservatorismo, per non parlare di liberismo ma è solo una neoplasia maligna del fascismo. Lo dimostrano i commenti dei lettori del "Giornale", che ieri si lamentavano del numero eccessivo di superstiti nei naufragi di migranti nel mare di Lampedusa ed anzi, fanno il tifo affinché ne muoiano il più possibile.
Se volete leggerli, questi commenti, li ha riassunti in un articolo "Il Futurista".
Noi psicologi diremmo che in questi soggetti sono saltati tutti i freni inibitori e che, in qualche modo, siamo già dalle parti della patologia mentale conclamata. Una patologia di gruppo, una malattia di popolo che sempre prospera e dilaga come una pandemia sotto determinate condizioni politiche. Perché infatti, ogni volta che un popolo si sente libero di esternare i peggiori sentimenti rettiliani di odio, razzismo ed insensibilità che sfociano inevitabilmente della sociopatia da mancanza di empatia, senza provarne vergogna, è perché c'è una classe dirigente che gli permette di farlo. Che gli concede il brivido blu di essere carogna e delinquente come lei.
"Magari morissero tutti" i commenti shock su Il Giornale e un paese malatoQuando il razzismo viene istituzionalizzato esso non è più un valore negativo ma positivo ed anche chi non era razzista lo diventa. Dopo che è passata la malattia ci si domanda come abbiamo fatto a non farci impietosire, ad ammazzarne milioni, a smaltire tutti quei cadaveri, eppure lo abbiamo fatto.
Normalmente questi pensieri, il "magari annegassero tutti così risolviamo il problema" e il "si ammazza troppo poco", che possiamo avere tutti perché tutti abbiamo una parte di cervello rettiliano, vengono censurati da quell'altra parte di cervello che si è formata nel corso di milioni di anni e che chiamiamo coscienza. Se ci ritroviamo ed esprimerne, di questi pensieri, di solito la coscienza ci bastona e finiamo per vergognarci di aver pensato quelle cose. Coloro di noi che hanno timor di Dio corrono a confessarsi. Gli altri fanno i conti solo con la propria etica. Quella meravigliosa cosa che è l'empatia, il metterci nei panni degli altri, il saper cosa si prova ad avere freddo, fame e dolore, è ciò che ci rende uomini con la u maiuscola e che ci fa smettere di essere rettili.
Nel regno dello sterco del demonio e dell'irrealtà di Gotham City, dove solo il denaro e la fascinazione per il crimine sono valori, vige l'ideologia del Mio Culo Über Alles. Al Mio Culo, quindi anche al tuo che mi ha votato, tutto è permesso, anche ciò che fino a ieri era vietato perché non esiste più legge, non esiste più etica, né Stato, né giustizia. Il grande Culo Flaccido ti permette finalmente di essere carogna come hai sempre sognato. Di venire fuori in tutta la tua cattiveria. Con il "me ne frego" fascista urlato in faccia a chi potrebbe rimproverarti.
Niente da meravigliarsi quindi che questo popolo malato che non sa più immedesimarsi in un disgraziato che muore affogato, ammiri tanto il vecchio trombaminorenni. Forse avrà qualcosa da ridire sul fatto che le minorenni in oggetto siano straniere e magari clandestine ma per il resto è tutto ok. Anche la pedofilia è sdoganata.
Cosa c'è di più attraente del poter fare ciò che ci pare in barba alla Legge? E' la perfetta seduzione demoniaca senza però un Demonio che venga a reclamare alla fine le anime. Sembra la vittoria del male su tutto. Un abisso senza ritorno.
In quelle acque scure e fredde stiamo annegando tutti, senza che ce ne accorgiamo.

Foto tratta da: "La difesa della razza", anni '30.

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