Stop alle regolarizzazioni di massa: arriva il Patto Ue sull'immigrazioneSarkozy tira un sospiro di sollievo: dopo le tensioni emerse nel luglio scorso a Nizza, i ministri dell'Interno e della Giustizia dei 27 Stati membri dell'Ue hanno approvato giovedì 25 settembre all'unanimità ilPatto europeo sull'immigrazione e l'asilo proposto dalla presidenza di turno francese. Il sì definitivo ci sarà solo al Summit dei capi di Stato Ue il prossimo 15 e 16 ottobre 2008, ma - assicurano a Panorama.itfonti europee di Bruxelles - "il voto sarà una pure e semplice formalità": gli ostacoli politici, in sostanza, sono stati superati. Esiste da oggi una politica migratoria comune. LEGGI ANCHE: Il Vaticano polemico col governo: segnali di intolleranza |
sabato 27 settembre 2008
Arriva il Patto Ue sull’immigrazione
VATICANO CONTRO IL GOVERNO
Sull'Osservatore romano duro articolo di don Vittorio Nozza, responsabile
della Caritas italiana. Dubbi anche sul Piano Ue che sarà discusso a ottobre
Il Vaticano critica il governo
"Sugli immigrati c'è intolleranza"
Il Pd: "L'esecutivo ascolti, e su temi così delicati mosstri meno spocchia"
Nell'articolo dell'Osservatore, si fa riferimento è al Patto per l'immigrazione e il diritto d'asilo che dovrebbe essere adottato dal vertice europeo dei capi di Stato e di Governo del prossimo 15 ottobre. Parlando sia di questo complesso di norme, sia delle restrizioni italiane sul diritto d'asilo, il numero uno della Caritas sostiene che i principi di accoglienza, tolleranza e convivenza fra i popoli non sono più condivisi, di fronte alla svolta culturale xenofoba in atto.
"Ci si deve interrogare - spiega don Nozza- circa i cambiamenti culturali in atto. E' evidente che il solo appello -pur necessario- ai valori presenti nella cultura istituzionale e nel diritto internazionale (si prenda il caso dell'asilo) non sono più considerati valori comuni.
Esistono più voci, nell'informazione, nella cultura, nelle forze politiche, che spingono a forme più o meno raffinate, di diffidenza, intolleranza, contrasto, violenza". "E' urgente pertanto - prosegue il testo - una rinnovata tensione e azione pedagogica. In quest'ottica deve essere chiaro che quando la Chiesa predica i valori di rispetto della dignità, solidarietà, condivisione tra i popoli, di incontro tra le culture e le religioni non fa battaglie politiche ma precisa solo i presupposti sui quali la politica deve costruire".
Per questo - conclude l'articolo - "intristisce quando, dal mondo politico, arrivano segnali contrari che - per mitigare le frustrazioni di chi vede riflesse nell'altro, nel diverso le proprie insicurezze- alimentano un clima di paura e di intolleranza. Tanto che nella dimensione locale del vivere si accentuano tendenze di chiusura autarchica e di arroccamento sociale".
E poco dopo arriva la reazione del Pd, secondo cui l'esecutivo il governo non può continuare a ignorare gli appelli alla tolleranza arrivati prima dal Vaticano e, oggi, dall'Osservatore romano, A parlare è il ministro ombra dell'Interno, Marco Minniti: "Mi auguro fermamente che questa volta il governo dimostri sensibilità e capacità di ascolto. A tutto ciò non si può continuare a rispondere, come si è fatto finora, con una semplice alzata di spalle. Su temi così delicati e complessi un po' meno di spocchia non guasterebbe".
http://www.repubblica.it/interstitial/interstitial1319862.html
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