lunedì 26 gennaio 2009

Onu: “A Lampedusa preoccupante situazione umanitaria”

Onu: "A Lampedusa preoccupante situazione umanitaria"

La propaganda del governo, invece di affrontare i probelemi, li aggrava. Il pericolo è che per ottenere consenso cresca il razzismo. Intanto i 'diritti civili' e 'umani' sono messi in secondo piano.

lampedusCon la campagna sulla paura è ripartita anche quella contro gli stranieri. Il caso è Lampedusa. Senza più neppure rendersi conto del peso delle parole il leader della Lega, Umberto Bossi ha detto: "In queste settimane dovrebbe partire una nave intera di immigrati che li riporti in Tunisia".

Appoggiando le posizioni del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il Senatur ha aggiunto: "Fa bene perchè se li porti in giro in tutta Italia non li trovi più, scappano. Da Lampedusa sanno che per uscire possono solo tornare a casa".

Povera gente, in gran parte in fuga non solo da guerra e persecuzioni politiche, ma da miseria e fame, alla ricerca di una opportunità per vivere questi esseri umani sono trattati e descritti come fossero anmali pericolosi, intrusi temibili, invasori. Alcuni di loro hanno già parenti in Italia o in Europa, altri provengono dalla Somalia in guerra. Non è chiaro fino a che punto siano accurate le procedure per l'assegnazione di permessi di soggiorno per motivi umanitari. Il Consiglio dell'Unione Europea Affari generali e relazioni esterne il 27 gennaio 2003 ha formalmente approvato una direttiva che prevede ai richiedenti asilo in attesa della conclusione dell'esame della propria richiesta sia garantito un alloggio, cibo, vestiario e un sostegno economico per le spese giornaliere oltre a cure mediche, informazioni e accesso alla scuola. Questo avviene a Lampedusa?

Maroni ha detto il 23 gennaio:"A Lampedusa sono 1.677 i cittadini extracomunitari. Abbiamo proceduto dal 1 gennaio al rimpatrio di 150 persone fra egiziani e nigeriani. Abbiamo portato a Lampedusa le Commissioni per valutare le richieste di asilo e su circa 800 domande di richiesta di asilo sono accoglibili 377. Coloro che hanno presentato domanda saranno portati nei centri adibiti a chi chiede asilo. E' un cambiamento importante che garantisce che (la persona a cui) viene garantito l'asilo abbia effettivamente i requisiti".

La complessità con la quale avvengono le identificazioni e comunque le normative internazionali che garantiscono al richiedente condizioni specifiche non sembrano applicate nel caso di lampedusa, poichè alcuni migranti sostengono altro."Io ho mia moglie a Bergamo, voglio andare da lei - ha detto uno di loro - ho attraversato il deserto dalla Tunisia, a piedi, sono arrivato in Libia e ho pagato duemila euro per raggiungere l'Italia. Sono stato nel Cpa, in cui dovevo rimanere poche ore, e invece ci sono rimasto per oltre 30 giorni. Dormivamo a terra come le bestie".

Nei giorni scorsi la decisione del ministro Maroni di 'segregare' i migranti sull'isola invece di smistarli in altri centri ha prodotto l'opposizione congiunta della popolazione italiana e degli stranieri.

Im ministro dell'Interno, forse alla ricerca di spazio mediatico, ha adotatto un linguaggio che facilmente incontra i favori di una aprte crescente di italiani ai quali la paura e il razzismo vengono suggeriti a dosi massiccie. Maroni ha detto: "Il fatto che i clandestini fossero tenuti a Lampedusa ha impedito che potessero scappare, come sarebbe potuto avvenire in un altro posto". Poi ha aggiunto d confermare "la decisione che abbiamo preso: dall'isola dovranno essere tutti rimpatriati".

Durante una protesta nella quale italiani e migranti hanno marciato insieme verso il municipio, per contestare la costruzione di un centro di identificazione ed espulsione sull'isola. I migranti gridavano "rispettate i nostri diritti" e "libertà".

Con una dichiarazione l'agenzia dell'ONU per i rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) ha affermato che la 'preoccupazione' per il benessere di circa 2000 migranti "trattenutì in un 'centro di detenzione' su un isola del sud Italia è sempre maggiore" (testuale Bbc, ndr).

l'Alto Commissario ha detto che il centro di Lampedusa ha una capacità di accoglienza per sole 850 persone e si costringono centinaia di migranti a dormire all'aperto e al freddo. Secondo l'UNHCR la nuova politica di immigrazione in Italia è in parte responsabile del sovraffollamento che sta creando "una situazione umanitaria di preoccupante".

Pirkko Kourula, capo della divisione europea dell'agenzia dell'ONU, ha esortato "le autorità italiane ad adottare tutte le misure necessarie per affrontare la difficile situazione umanitaria in attoa Lampedusa".

L'esponente dell'UNHCR" ha aggiunto: "I dati disponibili mostrano che molti di coloro arrivati via mare nel 2008 provengono da Somalia ed Eritrea. In base alle stime preliminari per il 2008, circa il 75 per cento delle persone arrivate in Italia via mare ha fatto richiesta di asilo e a circa il 50 di loro è stato riconosciuto lo status di rifugiato o un altro tipo di protezione. Questo dimostra che il Mar Mediterraneo - conclude - è decisamente una 'via dell'asilo' per molte persone che fuggono da violenze, guerre e persecuzioni".

FONTE

EXTRA NEWS.... 901

La vita 'a luci rosse' in provincia
"Appena arrivata, prima volta in Italia", "22 anni, bellissima, affascinante, trasgressiva e seduttrice disposta a soddisfare tutti i tuoi desideri più segreti e intriganti. Super attrezzata", "Bellissima ragazza ti aspetta per tutti i tuoi desideri, senza limiti, anche
massaggi.".
immagine non disponibile

Sono questi gli annunci "caldi" che gli amanti del sesso a pagamento possono trovare in tre periodici specializzati e relativi siti internet, in alcuni quotidiani. La prostituzione nella nostra provincia è un fenomeno poco visibile, che avviene al chiuso degli appartamenti.

Poche le lucciole in strada in quella zona di Civitanova, tra la rotatoria ed il ponte sul Chienti al confine con Porto Sant'Elpidio. Vivono in appartamenti lungo la costa, a Porto Recanati, in particolare a Marcelli, Civitanova. Alcune, pochissime a Macerata. Qui nel capoluogo il fenomeno è iniziato solo da pochi anni. In strada la maggior parte ha meno di 25 anni, ci sono anche minorenni, provengono da Nigeria, Romania, ci sono trans italiani e sudamericani. Negli appartamenti le nazionalità prevalenti sono Romania, Polonia, Russia, Ucraina, Brasile, Colombia, Albania. Negli ultimi cinque anni ha avuto un forte sviluppo la prostituzione cinese. L'età può alzarsi fino a quarant'anni, in casi molto rari. Qualche decina ogni sera scende in strada, le altre in casa. Il cliente chiama, appena arriva nella via dove si trova la casa richiama e la ragazza apre il portone.

I prezzi variano tra i 50 ed i cento euro a seconda della prestazione. Le ragazze lavorano dal pomeriggio fin verso la mezzanotte, di rado dopo. Fino a quattro, cinque anni fa una donna poteva ricevere in media una ventina di persone al giorno, adesso con la crisi e anche l'aumento della concorrenza i clienti sono calati. E' in espansione il lavoro nei night, anche se qui non si tratta di prostituzione in senso stretto. In provincia negli ultimi sei anni hanno aperto diversi locali, attualmente sono dodici, tra Belforte, Castelraimondo, Civitanova, Montecosaro, Macerata e dintorni, Morrovalle, Porto Recanati. Lì le tariffe sono più elevate. Si va da un minimo di venti euro per parlare venti minuti con una ragazza ai 150 euro se si prende una bottiglia, a 400 euro per i locali con separè. Lo stipendio è di circa 2500 euro per chi intrattiene i clienti e fino ai seimila euro per la lap dance.

I guadagni non sono tutti per loro. Il trenta per cento se ne va all'organizzazione che le gestisce, altri per l'affitto dell'appartamento, che può arrivare fino a mille euro, così il proprietario ha il suo ricavo. Il resto è usato per mantenersi e a volte mandato a casa. Con un media di cinque clienti al giorno entrano cinquemila euro al mese, e ne restano netti alla prostituta circa duemila, con cui mantenersi.


Dalla prostituzione a guadagnarci sono soprattutto altri. In Romania ad esempio ci sono rumeni che organizzano tutto, dal viaggio al posto in cui stare. Ci sono ragazze stagionali, che in inverno studiano ed in estate per arrotondare vengono in Italia a fare la vita, spesso sono ragazze dell'est. Molte le squillo che si spostano tra Spagna e Italia. Fino a poco tempo fa, in Spagna dove si può lavorare esclusivamente nei club, si guadagnava bene, ora anche lì il lavoro è diminuito. Dura la storia di chi viene dalla Nigeria. Alle ragazze spesso viene fatto firmare un contratto che in patria è perfettamente legale, con cui si impegnano a ripagare una somma tra i 50 mila ed i 60 mila euro per venire in Italia. Se sgarrano a rimetterci è la loro famiglia, o sono terrorizzate con i riti vodoo.

__._,_.___


__,_._,___

Caccia allo straniero

Repubblica on line 26/01/2009
Le aggressioni sono state compiute da una ventina di giovani che si sono staccati da una manifestazione di protesta organizzata da Forza Nuova
Guidonia, raid razzisti dopo corteoDue arresti, aggrediti nove stranieri
Le vittime sono cinque albanesi e quattro romeni. Gli italiani arrestati hanno rispettivamente 21 e 24 anni. Al commissariato identificate una ventina di persone
La protesta degli abitanti di Guidonia
ROMA - Due ragazzi sono stati arrestati e una ventina identificati dal commissariato di Tivoli per un'aggressione razzista avvenuta ieri sera ai danni di cinque albanesi in un bar a Guidonia, il paese alle porte di Roma dove nella notte tra giovedì e venerdì una ragazza è stata violentata e il fidanzato picchiato con ogni probabilità da stranieri dell'est Europa. I due giovani Fabio P., di 21 anni, e Vincenzo P., di 24 anni, entrambi residente a Collefiorito di Guidonia (Roma), sono stati arrestati per tentata rapina, lesioni personali, minaccia, danneggiamento con l'aggravante di aver agito per fini razziali. Oltre a questa, ci sono state altre due aggressioni a sfondo razzista: le vittime negli altri due casi sono stati quattro romeni. I tre episodi sono collegati alla manifestazione di Forza Nuova che si è tenuta ieri a Guidonia, hanno spiegato gli investigatori. Una ventina di manifestanti si sono allontanati dal corteo di Forza Nuova, esortando gli altri a seguirli in quanto aveva saputo che erano stati presi i cinque stranieri che avevano violentato la ragazza a Guidonia e che quindi 'bisognava fare qualcosa'. La polizia ha tentato di fermarli, ma i venti giovani sono riusciti a scappare nelle strade vicine a quella principale percorsa dal corteo. Secondo la polizia, successivamente sono state compiute "azioni aggressive e violente in danno di cittadini stranieri, perpetrate presumibilmente da alcuni manifestanti che in modo scientifico si allontanavano dal corteo". Nel primo caso tre romeni venivano aggrediti e picchiati da giovani italiani, mentre questi si trovavano all'interno del bar "Stefanelli" in via Maremmana Inferiore a Villanova di Guidonia. Il secondo caso riguarda un romeno, aggredito e picchiato da giovani italiani, mentre questi stava attraversando la strada di viale Roma a Guidonia. Il terzo è avvenuto all'interno del bar 'Centrale', in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, dove si erano rifugiati cinque albanesi per scampare all'aggressione.
Le aggressioni sono avvenute a colpi di mazze da baseball, bastoni, aste di bandiere, manici di scopa, ma anche sedie prese dal bar, al grido di "andatevene via, tornate al vostro Paese, vi ammazziamo". Una decina di mazze sono state sequestrate. Quando la polizia è arrivata, molti erano scappati, mentre una ventina sono stati fermati fuori il locale. Gli agenti entrando nel bar Centrale hanno trovato il locale devastato e dentro uno stanzino, con tanto di porta blindata che aveva resistito agli attacchi degli aggressori, i 5 albanesi e la proprietaria del bar.
(25 gennaio 2009)

E' necessario trovare un modo per fermare questa violenza, se non si fa niente sembrerebbe giustificata ed accettata.
Bisogna controllare che le persone che aggreddiscono rimangano in carcere, e che la loro pena sia esemplare.
Simona Andreoli


EXTRA.COM

EXTRA OSPITI

FeedBurner FeedCount

Live Traffic Feed

NeoEarth