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martedì 15 settembre 2009

ONU, NO AI RESPINGIMENTI"MIGRANTI COME RIFIUTI"


Attacco dell'Onu alla strategia dei respingimenti di migranti. L'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Navi Pillay, denuncia le politiche nei confronti degli immigrati, «abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale». Mentre la maggioranza respinge le accuse e l'opposizione critica, la Farnesina sottolinea che il richiamo non è rivolto all'Italia. Intanto, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, invita a non aver paura dell'immigrazione.


ONU, MIGRANTI TRATTATI COME RIFIUTI PERICOLOSI -

L'Alto commissario cita il caso del gommone di eritrei rimasto senza soccorsi tra la Libia, Malta e Italia, ad agosto. E spiega che «in molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi». Oggi, aggiunge, «partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d'aiuto, in violazione del diritto internazionale».


FARNESINA, RICHIAMO ONU NON RIVOLTO A ITALIA - Le parole della rappresentante delle Nazioni Unite infiammano la polemica tra maggioranza ed opposizione e la Farnesina interviene per precisare. «Il richiamo alle violazioni del diritto internazionale - si legge in una nota - non è evidentemente rivolto all'Italia». Infatti, sottolinea il ministero degli Esteri, «le regole del diritto internazionale costituiscono il caposaldo dell'azione del Governo italiano, che promuove ed auspica un impegno comune affinchè vengano da tutti rispettate e tutti facciano la loro parte». Si ricorda quindi che «l'Italia è il Paese che ha salvato il maggior numero di vite umane nel Mediterraneo». E anche l'ambasciatore italiano presso le organizzazioni internazionali di Ginevra, Laura Mirachian.


MARONI, ITALIA IN REGOLA - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sceglie di non replicare, ma nei giorni scorsi aveva definito la linea del Governo di contrasto all'immigrazione clandestina «conforme a tutti i trattati internazionali, a tutte le regole europee e dell'Onu», auspicando un maggiore aiuto da parte di Europa e Onu. E dal Viminale è arrivata sul tavolo del commissario europeo per la Giustizia, Libertà e Sicurezza, Jacques Barrot, una lettera di risposta alla richiesta di informazioni partita da Bruxelles sui casi delle imbarcazioni soccorse nel Mediterraneo tra il 6 maggio ed il 30 agosto scorsi. Nel documento vengono ricostruiti gli episodi di respingimenti di migranti, avvenuti - si spiega - nel rispetto delle norme. Il 21 settembre il ministro incontrerà l'Alto commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres: si punta ad aiutare la Libia a gestire i richiedenti asilo sul suo territorio.


OPPOSIZIONE ATTACCA, MAGGIORANZA REPLICA - L'intervento di Navi Pillay scatena le critiche dell'opposizione al Governo, «L'immagine e il prestigio dell'Italia - afferma Rosy Bindi (Pd) - sono irrimediabilmente sfigurati. Contro il governo parlano i fatti che non si possono nascondere o manipolare con la propaganda. O qualcuno pensa di tappare la bocca anche all'Onu con ricatti morali, come si è fatto con la Chiesa e si vorrebbe fare con il presidente della Camera?». Secondo il candidato segretario Pd, Pierluigi Bersani, il Governo rischia «figuracce internazionali». Ma per il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, «l'Italia sta attuando una politica di controllo dell'immigrazione clandestina che rispetta pienamente tutti i principi e le norme del diritto internazionale. L'Italia, anzi, è un paese che ha salvato il maggior numero di vite umane nel Mediterraneo anche quest'anno». Margherita Boniver (Pdl), presidente del Comitato Schengen, definisce «gravissime» le affermazioni dell'Alto Commissario Onu per i diritti umani, mentre per il portavoce del Pdl Daniele Capezzone «le ormai troppo frequenti esternazioni di rappresentanti dell'Alto Commissariato Onu per i diritti umani contro l'Italia sono politicamente irricevibili».


FINI, NON AVER PAURA DI IMMIGRAZIONE - Fini, intanto, continua nelle sue aperture ai migranti. «Pensare alla storia di Nancy Pelosi (l'italo-americana speaker della Camera dei rappresentanti Usa) - spiega il presidente della Camera - dimostra che non solo si può essere orgogliosi delle radici italiane, ma anche che non occorre avere paura dell'immigrazione, né dubitare sulla possibilità di una vera integrazione» degli immigrati.

mercoledì 21 gennaio 2009

UN slams Italy over migrant centre

2009-01-21 15:02
UN slams Italy over migrant centre
Overcrowding on Lampedusa as immigrants await repatriation
(ANSA) - Rome, January 21 - The United Nations refugee agency UNHCR on Wednesday slammed Italy for allowing ''unsustainable'' overcrowding at a migrant centre on the southern island of Lampedusa.

After another boatload of illegal immigrants arrived on the island in the early hours of the morning, the number of people crammed into the 850-bed centre rose to 1,850, most of whom are forced to sleep outside.

''The overcrowding results above all in the standards of assistance for immigrants being lowered,'' said UNHCR regional spokesperson Laura Boldrini.

''But there is a risk that the situation could deteriorate further, putting at risk the safety of the migrants and asylum seekers, humanitarian workers, doctors and people in charge at the centre''.

Boldrini called for the overcrowding problem to be resolved as soon as possible, especially in view of rising protests from Lampedusa residents.

''Their concerns are understandable, but migrants and asylum seekers cannot be made the scapegoats in this situation,'' she said.

Under a new measure introduced by Interior Minister Roberto Maroni last month, all new arrivals must remain on the island before being identified and repatriated. In the past, immigrants have been transferred to other centres on mainland Italy, but under the measure only immigrants recognised as asylum seekers can be moved.

A number of Egyptian immigrants have so far been repatriated thanks to an accord with Cairo facilitating such transfers, but Italy lacks similar deals with other countries.

Immigrants from Tunisia, Nigeria, Somalia and Eritrea are currently stuck at the centre.

Lampedusa Mayor Bernardino De Rubeis on Wednesday appealed to Premier Silvio Berlusconi to resolve the situation and also called on Pope Benedict XVI to pray for ''the illumination of Maroni's mind''.

''I think Maroni is confused. He can't repatriate immigrants when their provenance isn't clear, and he can't repatriate people when accords do not exist. He risks repatriating people who are fleeing from war to other countries,'' he said.

De Rubeis also stressed that the islanders were against Maroni's plans to build an 'identification centre' on Lampedusa to facilitate the repatriation process.

''We want to be welcoming towards these desperate people but we will not accept prisons nor expulsion centres,'' he said.

The Lampedusa centre's chief, Cono Galipo', said Tuesday that he was ''seriously worried'' about the situation.

''Until now we've been able to cope with the emergency by inventing temporary solutions like the use of tents, but if there are any more landings we won't know where to put them,'' Galipo' said.

The head of the interior ministry's civil liberty department, Mario Morcone, arrived on Lampedusa to review the emergency on Wednesday.

BARROT TO VISIT LAMPEDUSA.

European Justice Commissioner Jacques Barrot announced on Wednesday that he will visit the centre in the coming months.

Last week Maroni appealed to European Union interior ministers to introduce EU accords with immigrants' countries of origin to speed up the repatriation process.

Maroni has also promised to iron out areas of contention in a deal between Italy and Libya that will give the go-ahead to joint patrols of the Libyan coastline to prevent boats setting out by the end of January.

According to United Nations Refugee Agency figures, some 36,000 people landed on Italian coasts last year - a 75% increase compared to 2007 figures.

The statistics reveal that Italy took more than half of the 67,000 immigrants who arrived by sea in Europe last year.

The majority of Italy's illegal immigrants - around 31,000 - arrived on the island of Lampedusa, which is closer to the north African coast than the Italian mainland.

UNHCR said around 75% of the arrivals ask for asylum, and 50% are recognised as refugees.
SOURCE

venerdì 21 novembre 2008

Giornata Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza

L'UNICEF sulla Giornata Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza

Logo UNICEF

Dichiarazione del Presidente dell'UNICEF Italia Vincenzo Spadafora

Roma, 20 novembre 2008 - «Le celebrazioni di oggi sono un'occasione importante sotto il profilo morale e politico.

È necessario, quando si parla di bambini, superare ogni forma di retorica e garantire che la Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza orienti in modo coerente le scelte concrete delle Istituzioni e di tutti coloro che operano a favore dell'infanzia.

Apprezziamo il richiamo del Presidente della Camera Gianfranco Fini per una riflessione condivisa sul concetto di cittadinanza nel XXI secolo.

È fondamentale ripensare a un modello di convivenza adatta al nostro Paese per il quale siamo favorevoli alla concessione della cittadinanza italiana per tutti quei bambini che si stanno integrando nella nostra società.

Permane l'urgenza di approvare un Piano nazionale dell'infanzia, che manca nel nostro Paese dal 2004 e che sia dotato anche delle risorse finanziarie adeguate.

Abbiamo accolto con piacere l'approvazione del Disegno di Legge proposto dal Ministro Carfagna sull'istituzione del Garante nazionale per l'infanzia. Ci riserviamo di verificarne con precisione i contenuti e auspichiamo sin d'ora che possa essere individuata una figura di alto profilo indipendente ed autonoma.

È importante anche ricordare che la Convenzione del 1989 è davvero per tutti i bambini del mondo. Pertanto l'impegno del nostro Paese a livello internazionale deve continuare a essere prioritario.

A tal proposito ci preoccupano enormemente i tagli previsti alla cooperazione italiana, che porterebbero a un terzo i fondi disponibili nel 2009 rispetto all'anno in corso. La crisi economica del nostro Paese non può essere pagata dai bambini.

L'impegno deve essere costante e concreto e sono certo che in modo particolare con la Presidente Mussolini e la Commissione parlamentare per l'infanzia potrà continuare uno stretto rapporto di collaborazione per l'esclusivo benessere di tutti i bambini.»


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