lunedì 11 gennaio 2010

Cittadinanza italiana per Charles Chukwubike, da anni impegnato a Cisterna per l'integrazione e la multicultura


In Aula consiliare, prima della cerimonia in omaggio alla vittoria in Coppa Italia della Vigor Cisterna, il Sindaco Antonello Merolla ha voluto celebrare il rito di conferimento della cittadinanza italiana ad una persona molto nota ed impegnata da anni sul tema dell’integrazione multietnica nel territorio di Cisterna, Charles Okey Chukbyke. (Chukwubike).



Di origine nigeriana, da circa 20 anni Charles è in Italia e da quasi 17 anni risiede con la sua famiglia a Cisterna. Nati in Italia i suoi due figli, ha iniziato a sostenersi in Italia con il commercio ambulante ma impegnandosi nell’integrazione frequentando corsi e master poi laureandosi in Scienze della Formazione come Educatore e Mediatore Culturale.
Ha svolto incarichi di traduttore nei campi di prima accoglienza per immigrati in Sicilia e presso il Tribunale di Latina. Come Mediatore culturale, nel 2000 inizia a collaborare con il Comune di Cisterna, Settore Servizi Sociali, con la casa di prima accoglienza “I Girasoli” e lo sportello per l’immigrazione “Maison du Monde”. Ha fondato ed è presidente dell’associazione “Welcome” per l’inserimento ed integrazione, formazione e segretariato sociale per gli immigrati e non solo. Ha collaborato in varie iniziative e progetti come la Festa dei Popoli, il Natale dei Popoli ed altro finalizzati alla conoscenza delle diverse culture presenti sul territorio comunale al fine di creare una pacifica convivenza tra le diverse etnie.

La scelta, di celebrare il conferimento della cittadinanza a Charlie pubblicamente ed in aula consigliare ha avuto un doppio significato. “Proprio nei giorni degli scontri e tensioni a Rosarno, ha detto il Sindaco, ho ritenuto opportuno una cerimonia pubblica per il riconoscimento della cittadinanza italiana a Charles Chukwubike  a testimonianza di come, con l’impegno comune, sia possibile una civile, pacifica e proficua convivenza tra culture diverse.Charles è un esempio dell’impegno verso la conoscenza del significato della multicultura e dell’integrazione. Come pure Cisterna si è dimostrata, per sua indole, città aperta ed ospitale con chi vuole vivere ed operare civilmente e nel rispetto delle regole”.


Dunque ancora una volta è una piccola amministrazione di provincia che risponde con decisione ad un altra. Se da un lato non si fa che parlare della rivolta dei ‘negri’ di Rosarno come una ingratitudine inaccettabile, dall’altro si dimostra che se c’è la volontà da ambo le parti, l’integrzione è possibile e nemmeno difficile. Uno smacco per il governo nazionale che dovrebbe da subito alimentare concretamente l’integrazione non la reperessione.

http://periodicoitaliano.info/2010/01/09/cisterna-di-latina-squilli-di-trombedaria/


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