26 Giugno 2009
Calcio - Europeo Under 21: Italia in campo per riscrivere la storia
di Giorgio Coluccia
Nell'universo del calcio italiano che perde fascino, appeal, campioni e trofei, c'è un'eccezione, una bella realtà chiamata Under 21. Che stasera s'incontra con la storia, per l'ennesima volta. I numeri parlano chiaro: sarà la decima semifinale continentale negli ultimi 25 anni, in palio c'è la finalissima di Malmoe, potrebbe essere la settima d'un trofeo che abbiamo portato a casa già 5 volte dal '92 ad oggi. L'ultima volta lo facemmo proprio in Germania, in casa di coloro che andiamo a sfidare stasera (dove peraltro, due anni, fa Lippi e ragazzi vissero l'apoteosi mondiale) Goie, ricordi, speranze, l'ennesimo entusiasmante capitolo azzurro passa stavolta da Helsinborg, dai piedi d'una generazione che punta a coronare al meglio la fine dell'avventura con addosso la maglia dell'Italia giovane.
Italia-Germania, ancora un altro intenso capitolo, la classica puntata d'una saga infinita. La affrontiamo con consapevolezza e fiducia, ma anche con il brio e l'imprevedibilità che contraddistingue il team di Casiraghi, costretto a rinunciare a due pezzi notevoli come lo squalificato Marchisio e l'infortunato De Ceglie. Nel corso del pomeriggio, il selezionatore italiano scioglierà le riserve in mediana, non metterà certo da parte il 4-3-3, ma dovrà decidere se fare dell'offensività ancor di più il fiore all'occhiello d'una formazione costruita per far male. Il contenimento di Morosini o le "infilate" di Candreva? Solo uno dei due indosserà la maglia da titolare nel trio di partenza già composto dal metronomo Cigarini e da Dessena, altra pedina votata all'attacco più che alla difesa. Poi il solito quartetto di difesa e il tris d'assi la davanti, a cui s'affidano tutte, o quasi, le speranze d'approdo alla finalissima di lunedì prossimo. Lo juventino Giovinco, il goleador Acquafresca e il rientrante Balotelli. Non è nella natura dell'interista, ma per fare la differenza dovrà usare il fioretto e stavolta sarà costretto: é diffidato, un altro giallo gli farebbe perdere l'eventuale atto clou.
"Voglio la finale per questo splendido gruppo" ha rilanciato alla vigilia mister Casiraghi, giunto finalmente ad una semifinale da c.t., dopo le delusioni del 2006 e del 2007, oltre alla scottatura olimpica dell'anno passato. "Peccato per le assenze, visto che De Ceglie e Marchisio stavano giocando un grande Europeo,
Di fronte ci saranno i tedeschi (in campo con un 4-4-2 che nel dispiegamento diventa un velenoso 4-2-3-1), temibili e attrezzati, ma anche tutti particolari per il fatto che degli 11 titolari ben 9 hanno il doppio passaporto: solo il portiere Neuer e il centrale Howedes sono 100% teutonici. Fra gli altri, da annotare il nigeriano Aogo, il tunisino Kedhira, lo spagnolo Castro e soprattutto il 21enne Mesut Özil, nato da genitori turchi e indiziato numero uno per diventare il vero sostituto di Diego al Werder Brema. Stasera il pericolo numero uno sarà proprio il giovanotto di Gelsenkirchen. Una delle tante insidie sulla strada della gloria che porta a Malmoe.
Le probabili formazioni:
Italia (4-3-3): Consigli, Motta, Bocchetti, Andreolli, Criscito, Dessena, Cigarini, Candreva (Morosini), Balotelli, Giovinco, Acquafresca. All.: Casiraghi
Arbitro: Proenca (Portogallo)