lunedì 21 febbraio 2011

L'incredibile silenzio del governo italiano. E berlusconi non cita Gheddafi

L'incredibile silenzio del governo italiano. E berlusconi non cita Gheddafi


Ho aspettato fino alle 20, in attesa dei telegiornali della sera. Chissà mai che in vista della luce della telecamera.... Eppure niente.
Nessuna dichiarazione di Berlusconi sull'amico Gheddafi, che secondo alcune fonti starebbe reprimendo nel sangue le manifestazioni contro di lui.  La Tv dice che  alcuni caccia stanno bombardando i civili, tanto che alcuni piloti si sono fatti disertori e sono scappati (con tanto di caccia) a Malta (Se non ci credete leggete qua)., 250 morti non si inventano.
Alle 20.45 arriva il Verbo: Berlusconi dice che "è allarmato per l’aggravarsi degli scontri e per l’uso inaccettabile della violenza sulla popolazione civile". Senza mai citare l'amico Gheddafi.
Che in Libia ci sia la guerra civile è un dato di fatto. Che la Libia sia un partner strategico per il nostro Paese anche. Quindi cerco di capire meglio.
Scendo di livello e cerco tra i ministri italiani alcune dichiarazioni.
Parto dal ministro degli Esteri Franco Frattini che si limita a chiedere di fermare le violenze.
Incredibilmente tace Tremonti nonostante gli interessi fortissimi che il nostro Paese ha nella regione (e viceversa, purtroppo....)
Controllo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa: lui è più chiaro, dopo che ieri aveva attaccato (a modo suo) Berlusconi per aver detto che non voleva "disturbare Gheddafi". La Russa ha ribadito che  "è stato innalzato il livello di attenzione negli aeoroporti e nelle basi aeree militari italiane dopo l'arrivo a Malta di elicotteri e aerei libici". Segno che le cose stanno precipitando e che ci può investire.
Tace il ministro degli interni Roberto Maroni che non ci spiega né se l'accordo per il controllo delle frontiere stia tenendo né se ci sono connazionali là.
Ovviamente non dice una parola il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani, un altro con la voce in capitolo, o il ministro delle politiche europee : che non c'è più.
Il ministro della Giustizia Angelino Alfano parla non alle agenzie o con un comunicato ma a Porta a Porta che andrà in onda alle 23:  "Il Consiglio europeo ha condannato da una parte ogni violenza e richiamato al principio di autodeterminazione dei  popoli. Il popolo libico dovrà autodeterminarsi".
Si saprà a mezzanotte ma è già qualcosa.
Il sempre loquace Bondi? Abbiamo 13 missioni archeologiche in Libia. Zero assoluto.

Un assordante silenzio mentre partono i voli speciali per fare rientrare gli italiani, mentre tutti i leader mondiali intervengono, mentre in Libia scorre il sangue della repressione. Il capo del Governo sta nella sua residenza privata a affilare le armi difensive del suo processo e in attesa di Bossi, stasera, per decidere dello scambio giustizia-federalismo. E' anche questo colpa della Procura di Milano?
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=204
Marco
marco.castelnuovo@lastampa.it
twitter.com/marcocastelnuov
 

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