RIVOLTA NEL CIE DI LAMPEDUSA, ALMENO 24 FERITI
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) - Salgono complessivamente a 24 le persone rimaste ferite negli scontri tra extracomunitari e forze dell'ordine e nell'incendio scoppiato nel Cie di Lampedusa. Ventidue, tra poliziotti e carabinieri, hanno riportato contusioni provocate dagli oggetti lanciati dagli extracomunitari o sono rimasti intossicati; due immigrati sono invece ricoverati per le esalazioni del fumo sprigionate dalle fiamme.
L'incendio, completamente domato, ha distrutto almeno il 60% del centro d'accoglienza
La rivolta degli immigrati all'interno del Centro di identificazione ed espulsione di Lampedusa è scoppiata poco prima di mezzogiorno. Tutto è avvenuto al momento della distribuzione dei pasti: un gruppo di tunisini, che ieri aveva cominciato uno sciopero della fame per protestare contro i rimpatri coatti, ha aggredito alcuni connazionali che avevano deciso di pranzare egualmente. Gli agenti di polizia e i carabinieri in servizio all'interno del Centro sono subito intervenuti per calmare gli animi.
A questo punto gli immigrati hanno scaricato la loro rabbia contro gli uomini in divisa, lanciando water, porte sradicate e pezzi di lamierino che hanno ferito alcuni agenti. Le forze dell'ordine, in assetto anti sommossa, hanno risposto facendo anche uso di manganelli e lacrimogeni. Per alcuni minuti all'interno del Centro è regnato il caos: alcuni rivoltosi, secondo la ricostruzione del questore di Agrigento Girolamo di Fazio, avrebbero tentato di fuggire, forzando il cancello d'ingresso. Altri avrebbero appiccato l'incendio che ha distrutto interamente una delle tre palazzine, dando fuoco a materassi, cuscini e altre suppellettili. Il questore ha detto che i responsabili della rivolta, una ventina di tunisini, sono già stati identificati e arrestati.
SINDACO LAMPEDUSA, BERLUSCONI RIMUOVA MARONI Il sindaco di Lampedusa Dino De Rubeis, dopo gli scontri di questa mattina tra gli immigrati e le forze dell'ordine all'interno del Cie sfociati in un incendio, sollecita 'l'intervento del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e la rimozione immediata del ministro Maroni, responsabile del fallimento totale dell'operazione'. 'Grazie all'opera svolta dal ministro - sostiene De Rubeis -si e' corso il rischio che a Lampedusa potesse accadere una strage sia tra gli immigrati, sia tra le persone che lavorano all'interno del centro e tra la popolazione'. |
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