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Toscani:la foto della prostituta nigeriana è una dato di fatto Dopo aver fatto il giro del mondo, ecco che torna a far parlare di sé in Italia. La foto della prostituta nigeriana, rinchiusa nella cella di sicurezza della centrale dei vigili urbani di Parma e immortalata stesa a terra con le mani incrociate e il petto scosso dai singhiozzi, è stata seguita anche dal noto fotografo Oliviero Toscani. La foto, pubblicata dalla redazione di Repubblica Parma, ha mostrato come viene trattata un prostituta senza documenti. Una foto molto forte che, secondo molti, non sarebbe dovuta essere pubblicata. Non per Oliviero Toscani, che ha partecipato a "Settembre italiano", affascinando piazza Garibaldi con le sue storie e le sue foto.
Il caso della "foto dello scandalo" non è passata inosservata davanti ai suoi occhi e, infatti, in poche battute è riuscito a esprimere il suo punto di vista, sia dal lato umano, sia da quello professionale: "E' una foto drammatica. Riporta una scena che è realmente accaduta, è un dato di fatto. Solo che tutti si sono scandalizzati per la foto in sé, che inevitabilmente suscita delle reazioni, come tutte quelle di un certo tipo. Ma la cosa drammatica è che non è la realtà a provocare tali reazioni, ma un'immagine". Il problema delle prostitute esiste, lo sanno tutti. Ma non tutti sono disposti a confrontarsi con la realtà dei fatti.
Sul palco Toscani ha parlato di creatività, quella creatività che ormai è assente tra i giovani: "Esige uno stato di non controllo, di sovversione: se si è sicuri, non si è creativi. Il grande problema italiano sono le mamme: andrebbero eliminate al settimo mese di gravidanza, perché per tutte i loro figli, soprattutto i maschi, sono dei geni, dei creativi. In questo modo tendono a far conformare e a non essere se stessi".
Tante le campagne pubblicitarie: per riviste come "Elle" e "Vogue", per grandi firme della moda tra cui Benetton, Iceberg, Armani, Valentino. E tante le splendide modelle con cui ha lavorato: Monica Bellucci, Claudia Schiffer e anche sua moglie, ovvero la modella di quella famosa pubblicità dei jeans "Jesus", che mostrava il suo lato b accompagnato dallo slogan "Chi mi ama mi segua". Era il 1973 e Toscani faceva già grande rumore nel mondo della pubblicità. Sarà davvero un provocatore? "Provocare significa essere generosi con l'umanità. Renderla partecipe di esprimere il proprio dissenso e il proprio modo di pensare".
In programma c'è un progetto che lo porterà a girare tutta l'Italia e fotografare gli italiani: come si sono adeguati e conformati alle immagini della televisione, perdendo ogni individualità.
Verrà anche a Parma, dove, per adesso, ha lavorato al manifesto della mostra del Correggio, immortalando un dettaglio dell'affresco del Duomo: un angioletto con il quale vuole mostrare la gioia dei particolari. E, infatti, i particolari si notano, visto il nudo integrale del bambino.
Ma qual è un'immagine che possa rappresentare Oliviero Toscani? "Un autoritratto da morto. Non so in che modo potrei riuscirei a realizzarlo, ma per adesso mi viene in mente solo questa situazione".
Toscani:la foto della prostituta nigeriana è una dato di fatto
Il fotografo Oliviero Toscani ha seguito la vicenda e ritiene che la foto in sè abbia creato più scandalo rispetto a quanto la realtà sia in grado di proporre. Toscani ha partecipato a "Settembre italiano", mostrando la sua vita in una serie di foto che lo hanno reso così famoso
di Giulia De Filippo
Il caso della "foto dello scandalo" non è passata inosservata davanti ai suoi occhi e, infatti, in poche battute è riuscito a esprimere il suo punto di vista, sia dal lato umano, sia da quello professionale: "E' una foto drammatica. Riporta una scena che è realmente accaduta, è un dato di fatto. Solo che tutti si sono scandalizzati per la foto in sé, che inevitabilmente suscita delle reazioni, come tutte quelle di un certo tipo. Ma la cosa drammatica è che non è la realtà a provocare tali reazioni, ma un'immagine". Il problema delle prostitute esiste, lo sanno tutti. Ma non tutti sono disposti a confrontarsi con la realtà dei fatti.
Sul palco Toscani ha parlato di creatività, quella creatività che ormai è assente tra i giovani: "Esige uno stato di non controllo, di sovversione: se si è sicuri, non si è creativi. Il grande problema italiano sono le mamme: andrebbero eliminate al settimo mese di gravidanza, perché per tutte i loro figli, soprattutto i maschi, sono dei geni, dei creativi. In questo modo tendono a far conformare e a non essere se stessi".
Tante le campagne pubblicitarie: per riviste come "Elle" e "Vogue", per grandi firme della moda tra cui Benetton, Iceberg, Armani, Valentino. E tante le splendide modelle con cui ha lavorato: Monica Bellucci, Claudia Schiffer e anche sua moglie, ovvero la modella di quella famosa pubblicità dei jeans "Jesus", che mostrava il suo lato b accompagnato dallo slogan "Chi mi ama mi segua". Era il 1973 e Toscani faceva già grande rumore nel mondo della pubblicità. Sarà davvero un provocatore? "Provocare significa essere generosi con l'umanità. Renderla partecipe di esprimere il proprio dissenso e il proprio modo di pensare".
In programma c'è un progetto che lo porterà a girare tutta l'Italia e fotografare gli italiani: come si sono adeguati e conformati alle immagini della televisione, perdendo ogni individualità.
Verrà anche a Parma, dove, per adesso, ha lavorato al manifesto della mostra del Correggio, immortalando un dettaglio dell'affresco del Duomo: un angioletto con il quale vuole mostrare la gioia dei particolari. E, infatti, i particolari si notano, visto il nudo integrale del bambino.
Ma qual è un'immagine che possa rappresentare Oliviero Toscani? "Un autoritratto da morto. Non so in che modo potrei riuscirei a realizzarlo, ma per adesso mi viene in mente solo questa situazione".
(06 settembre 2008)
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