giovedì 14 agosto 2008

Famiglia Cristiana ed il Governo

SICUREZZA: F.CRISTIANA,SPERIAMO NON RINASCA FASCISMO ITALIA

ROMA - E' polemica aperta ormai tra il governo e Famiglia Cristiana, dopo il nuovo attacco di oggi del settimanale sugli ipotetici rischio di un ritorno al fascismo. Nel respingere le accuse di ''cattocomunismo'' lanciate da esponenti del centrodestra, Famiglia Cristiana cita un rapporto dell'organizzazione Esprit augurandosi che ''non sia vero il sospetto'' che in Italia stia rinascendo il fascismo ''sotto altre forme''. In un editoriale firmato da Beppe del Colle, il settimanale cattolico torna a criticare aspramente le misure varate dal governo italiano in tema di sicurezza, soprattutto ''la sciocca e inutile trovata di rilevare le impronte digitali ai bambini rom'' e ricorda come in Europa sia tornata alla mente, ''come un simbolo'', la foto del bimbo ebreo nel ghetto di Varsavia con le mani alzate davanti alle SS. ''Ora basta'', si legge nell'editoriale sul numero in edicola di questa settimana che replica soprattutto al sottosegretario alla Famiglia. Giovanardi, scrive Famiglia Cristiana, ''non ha nessun titolo per giudicarci dal punto di vista teologico-dottrinale. Nessuna autorita' religiosa - puntualizza il settimanale - ci ha rimproverato nulla del genere. Siamo stati, siamo e saremo sempre in prima linea su tutti i temi 'eticamente irrinunciabili': divorzio, aborto, procreazione assistita, eutanasia, 'dico', diritti della famiglia; abbiamo condannato l'inserimento dei radicali nelle liste del Pd. E ora basta''. ''Non siamo mai cambiati - aggiunge del Colle - nel modo di affrontare le realta' del mondo con spirito di cristiani. Eppure, di tanto in tanto arrivano lettere: siete cattocomunisti. Perche'? Perche' critichiamo l'attuale Governo, come abbiamo fatto con tutti i Governi, anche democristiani, quando ci sembrava giusto e cristiano farlo''. La replica di Giovanardi non si fa attendere. 'Di fascista ci sono solo i toni da manganellatore che Famiglia Cristiana consente di usare a Beppe Del Colle', controbatte il sottosegretario con delega per la Famiglia. ''Per fortuna - aggiunge Giovanardi - gli argomenti usati e le immagini evocate si squalificano da sole, mentre rimane il rammarico che un settimanale che entra in tutte le Parrocchie italiane tenti di coinvolgere una parte del mondo cattolico in una campagna connotata da pregiudizi e livore ideologico senza precedenti''. Intanto, per il direttore del settimanale, don Antonio Sciortino, arriva la querela del capogruppo Pdl al Senato Gasparri per le dichiarazioni in una intervista a La Stampa.[T] 'Non sono gli editoriali a cambiare la realta'', interviene il presidente dei deputati leghisti, Roberto Cota, sottolineando che 'il mondo cattolico condivide le misure sulla sicurezza adottate dal governo e approvate dal Parlamento'. A difesa del settimanale scende in campo il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti. 'Famiglia Cristiana e' un giornale libero. Quando governava il centrosinistra -ricorda Giulietti-, sempre sui temi della poverta', rivolse dure critiche alla maggioranza di allora. E l'opposizione le saluto' con cori da stadio'. L'Udc invita a evitare estremismi: 'Le critiche di merito al provvedimento sui rom sono fondate e legittime ma e' ridicolo tirare in ballo il fascismo cosi' come rispolverare gli slogan sul cattocomunismo', dice il portavoce Francesco Pionati.

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