Attacco dell'Onu alla strategia dei respingimenti di migranti. L'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Navi Pillay, denuncia le politiche nei confronti degli immigrati, «abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale». Mentre la maggioranza respinge le accuse e l'opposizione critica, la Farnesina sottolinea che il richiamo non è rivolto all'Italia. Intanto, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, invita a non aver paura dell'immigrazione.
ONU, MIGRANTI TRATTATI COME RIFIUTI PERICOLOSI -
L'Alto commissario cita il caso del gommone di eritrei rimasto senza soccorsi tra la Libia, Malta e Italia, ad agosto. E spiega che «in molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi». Oggi, aggiunge, «partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d'aiuto, in violazione del diritto internazionale».
FARNESINA, RICHIAMO ONU NON RIVOLTO A ITALIA - Le parole della rappresentante delle Nazioni Unite infiammano la polemica tra maggioranza ed opposizione e la Farnesina interviene per precisare. «Il richiamo alle violazioni del diritto internazionale - si legge in una nota - non è evidentemente rivolto all'Italia». Infatti, sottolinea il ministero degli Esteri, «le regole del diritto internazionale costituiscono il caposaldo dell'azione del Governo italiano, che promuove ed auspica un impegno comune affinchè vengano da tutti rispettate e tutti facciano la loro parte». Si ricorda quindi che «l'Italia è il Paese che ha salvato il maggior numero di vite umane nel Mediterraneo». E anche l'ambasciatore italiano presso le organizzazioni internazionali di Ginevra, Laura Mirachian.
MARONI, ITALIA IN REGOLA - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sceglie di non replicare, ma nei giorni scorsi aveva definito la linea del Governo di contrasto all'immigrazione clandestina «conforme a tutti i trattati internazionali, a tutte le regole europee e dell'Onu», auspicando un maggiore aiuto da parte di Europa e Onu. E dal Viminale è arrivata sul tavolo del commissario europeo per la Giustizia, Libertà e Sicurezza, Jacques Barrot, una lettera di risposta alla richiesta di informazioni partita da Bruxelles sui casi delle imbarcazioni soccorse nel Mediterraneo tra il 6 maggio ed il 30 agosto scorsi. Nel documento vengono ricostruiti gli episodi di respingimenti di migranti, avvenuti - si spiega - nel rispetto delle norme. Il 21 settembre il ministro incontrerà l'Alto commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres: si punta ad aiutare la Libia a gestire i richiedenti asilo sul suo territorio.
OPPOSIZIONE ATTACCA, MAGGIORANZA REPLICA - L'intervento di Navi Pillay scatena le critiche dell'opposizione al Governo, «L'immagine e il prestigio dell'Italia - afferma Rosy Bindi (Pd) - sono irrimediabilmente sfigurati. Contro il governo parlano i fatti che non si possono nascondere o manipolare con la propaganda. O qualcuno pensa di tappare la bocca anche all'Onu con ricatti morali, come si è fatto con la Chiesa e si vorrebbe fare con il presidente della Camera?». Secondo il candidato segretario Pd, Pierluigi Bersani, il Governo rischia «figuracce internazionali». Ma per il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, «l'Italia sta attuando una politica di controllo dell'immigrazione clandestina che rispetta pienamente tutti i principi e le norme del diritto internazionale. L'Italia, anzi, è un paese che ha salvato il maggior numero di vite umane nel Mediterraneo anche quest'anno». Margherita Boniver (Pdl), presidente del Comitato Schengen, definisce «gravissime» le affermazioni dell'Alto Commissario Onu per i diritti umani, mentre per il portavoce del Pdl Daniele Capezzone «le ormai troppo frequenti esternazioni di rappresentanti dell'Alto Commissariato Onu per i diritti umani contro l'Italia sono politicamente irricevibili».
FINI, NON AVER PAURA DI IMMIGRAZIONE - Fini, intanto, continua nelle sue aperture ai migranti. «Pensare alla storia di Nancy Pelosi (l'italo-americana speaker della Camera dei rappresentanti Usa) - spiega il presidente della Camera - dimostra che non solo si può essere orgogliosi delle radici italiane, ma anche che non occorre avere paura dell'immigrazione, né dubitare sulla possibilità di una vera integrazione» degli immigrati.
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