Chiara Danese: «Che imbarazzo da Berlusconi»
L'aspirante metorina ha raccontato a Servizio pubblico una cena a casa del premier. Con bunga bunga annessoVanity Fair
Chiara Danese
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Foto: M.Bruni © Gossip.it
Articolo: Caso Ruby, rinviati a giudizio Minetti, Fede e Mora
LaPresse - lun 3 ott 2011
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Diciannove anni. Voce sottile che si fa fatica a sentire. Capelli biondi e lineamenti ancora da bambina. «Mia mamma non ci poteva credere che ero finita nel “bunga bunga” di Silvio Berlusconi. Sono la più giovane della casa, sono la “sua piccola”», ha detto Chiara Danese, nell’intervista rilasciata a Servizio Pubblico, il nuovo programma web-tv di Michele Santoro. Chiara era un’aspirante «meteorina», che il 22 agosto del 2010, invitata da Emilio Fede, partecipò a una delle famose cene a Villa San Martino, a casa del premier. La ragazza, che insieme ad Ambra Battilana ha denunciato ai Pm quanto successe quella notte, è stata una delle poche a parlare di «quelle feste» a base di sesso. «Ci ha fatto vedere la casa. Ci toccava il sedere. Che imbarazzo! E poi ci ha portato nella sala del bunga bunga», ha raccontato. «C’era anche Nicole Minetti, vestita da infermiera sexy, e ha fatto uno spogliarello molto hot davanti a Berlusconi e a Fede».
«Io e Ambra ci siamo messe in un angolo, sperando di non attirare l’attenzione», ha continuato. «Le altre ragazze erano quasi nude. Mi veniva da piangere e allora siamo andate da Emilio Fede e gli abbiamo chiesto di andare via». Il direttore del telegiornale di Rete 4 si è molto arrabbiato «e ci ha minacciate: “Scordatevi di fare le meteorine e anche Miss Italia”». E infatti Chiara non è più stata chiamata e ora fa la cassiera in un supermercato del suo paese: «Finalmente sono serena, però». A giugno Chiara e Ambra hanno ottenuto il via libera dal gup Grazia Domanico per costituirsiparte civile. Le due ragazze hanno chiesto di essere risarcite per «la profonda ed enorme sofferenza subita per essere state considerate dagli imputati al pari di meretrici, e indotte a tale attività facendole partecipare alla serata del 22 agosto 2010», ad Arcore, nonché «lamentano anche un danno patrimoniale dovuto alla perdita di chance lavorative, causate dall'essere state considerate prostitute»..
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