domenica 1 febbraio 2009

Continui atti di violenza

L'uomo, un indiano di 35 anni, era solito dormire nell'atrio della stazioneAlcune persone l'hanno pestato e gli hanno dato fuoco. Adesso è ricoverato
Nettuno, immigrato picchiato e bruciato"E' un'aggressione razzista premeditata"
Veltroni: "Questi episodi sono frutto di un clima di odio creato ad arte"Alemanno: "Non possono esserci alibi per ritorsioni xenofobe"

ANZIO (Roma) - C'è il razzismo dietro l'aggressione a un immigrato indiano di 35 anni che è stato picchiato e dato alle fiamme, alle 4 di questa notte, nell'atrio della stazione ferroviaria di Nettuno, in provincia di Roma. L'uomo, che è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale sant'Eugenio di Roma, era solito dormire nell'atrio della stazione. Gli aggressori sono arrivati portandosi dietro una bottiglia di liquido infiammabile: prima hanno selvaggiamente picchiato l'uomo che stava dormendo poi lo hanno cosparso di benzina e hanno appiccato il fuoco. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, il raid è stato compiuto da due o più persone. Il gesto, sottolinea un investigatore, ha una matrice razzista ed è stato premeditato e studiato nei minimi particolari. Quando sono arrivati i carabinieri hanno trovato l'indiano ancora con gli abiti in fiamme, le gambe già completamente ustionate. L'uomo è riuscito a dire pochissime parole poi ha perso i sensi per il dolore. Portato d'urgenza all'ospedale di Anzio è stato trasferito per le gravissime ustioni subite al Sant'Eugenio di Roma nel reparto ustionati. Il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta (Pd) parla di "gesto gravissimo" ed esprime la condanna "di tutta la città". L'associazione multiculturale Soweto e altre organizzazioni della zona hanno subito convocato, via sms e con il passaparola, un sit-in davanti al Municipio. Per il leader del Pd Walter Veltroni, "episodi di intolleranza criminale come questo sono il frutto di predicazioni xenofobe, di un clima creato ad arte di odio e di paura". "Quello che è successo a Nettuno è gravissimo e suscita in me, come nella stragrande maggioranza degli italiani, rabbia e indignazione. Esprimiamo solidarietà al giovane indiano selvaggiamente picchiato e bruciato e chiediamo che i responsabili di questo crimine siano assicurati al più presto alla giustizia", aggiunge il segretario del Partito democratico.
"Rabbia e dolore" anche in una nota diffusa dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Se qualcuno pensa che i recenti fatti di violenza, che hanno visto come presunti colpevoli delle persone immigrate, possano essere un alibi per ritorsioni xenofobe, si sbaglia di grosso. A nessuno è consentito farsi giustizia con le proprie mani e tanto meno strumentalizzare politicamente il dolore delle donne che sono state violentate nei giorni scorsi", afferma il primo cittadino della capitale.
Inviato da og09 il 01 febbraio 2009 alle 16:04
Repubblica on line

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