sabato 8 novembre 2008

GASPARRI ....OBAMA

«Obama? Ora Al Qaeda più contenta»
Bufera sulle parole di Gasparri

Il senatore Pdl: «Molti interrogativi su Barack». Poi la precisazione: «Difenderà democrazia». Il Pd all'attacca

Maurizio Gasparri
ROMA - La vittoria di Barack Obama alle presidenziali Usa ma soprattutto le parole pronunciate da Maurizio Gasparri sul neopresidente democratico e sulla lotta al terrorismo sono state al centro di un botta e risposta proprio tra il presidente dei senatori del Pdl e la sua omologa del Pd, Anna Finocchiaro, nell'aula di Palazzo Madama. Scatenando una vivace polemica politica che ha poi varcato le soglie di Palazzo Madama. «Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta» ha detto Gasparri nel corso della registrazione del Gr Rai parlando del 44esimo Maurizio Gasparri presidente degli Stati Uniti e dellla lotta al terrorismo (ascolta l'audio).

L'ATTACCO E LA REPLICA - Parole che hanno spinto la senatrice democratica siciliana a intervenire in aula, sottolineando che «dichiarazioni del genere minano i rapporti tra Usa e Italia». La Finocchiaro ha invitato gli uffici del Senato a «sbobinare il testo disponibile su Internet». Certo, «se poi Gasparri può dire di non avere mai detto quelle frasi, siamo tutti più sereni. Ma dobbiamo assumerci la responsabilità delle relazioni con il nostro maggiore alleato».

Dai banchi della maggioranza, Gasparri si è limitato a replicare che «la presidente Finocchiaro non ha motivo di ergersi a nuovo portavoce della presidenza degli Stati Uniti. Il tono del richiamo - ha sottolineato Gasparri - è esagerato e fuori luogo».Anna Finocchiaro (Lapresse)

«SI SCUSI CON L'AMBASCIATA USA» - La miccia della polemica però era già stata innescata e ha varcato in poco tempo l'aula di Palazzo Madama. «Sarebbe istituzionalmente corretto che il senatore Maurizio Gasparri, dato il suo delicato ruolo parlamentare, si affrettasse a chiedere ufficialmente scusa agli Usa tramite il suo ambasciatore a Roma» ha detto Vincenco Cerami, ministro della Cultura del governo ombra del Pd. Da parte sua «Berlusconi, che ha una intelligenza politica di primo piano, cura bene il proprio aspetto seduttivo ed è bravo a creare relazioni, può darsi che segua questa linea nei confronti di Obama, che però mi sembra un uomo meno incline ai convenevoli, più dritto allo scopo». Luciano Violante provocatoriamente sottolinea che «volendo seguire la logica di Gasparri» si dovrebbe dire «che Al Qaeda i festeggiamenti li fece con Bush che negli ultimi otto anni non ha fatto altro che alimentare la guerra». E Fabio Evangelisti, presidente vicario del gruppo Idv alla Camera ha chiesto a Berlusconi «di prendere le distanze» e condannare «senza se e senza ma» le gravi parole di Gasparri.

«OBAMA NON SI PREOCCUPA DELLE MIE PAROLE» - Gasparri però respinge al mittente accuse e inviti a pubbliche scuse, provando a specificare meglio il suo pensiero su Obama, il terrorismo e Al Qaeda. «Sono stato accusato di critiche infondate a Barack Obama. In primo luogo non credo che il presidente degli Stati Uniti sia molto preoccupato da quanto possa dire io in riferimento alle recenti elezioni - ha controreplicato il presidente dei senatori del Pdl -. Notifico comunque alla senatrice Finocchiaro e ad altri colleghi della sinistra che alcune mie dichiarazioni rilasciate alla radio ad una domanda sulla possibilità di un mutamento della politica americana nelle aree investite dal terrorismo fondamentalista facevano riferimento a notizie rese note dalla stampa» (e qui Gasparri ha citato un articolo pubblicato il 31 ottobre dal Corriere dal titolo: «"Umiliare i repubblicani". L'appello di Al Qaeda in un video su Internet». Nuovo intervento sulle elezioni americane»). «A questo punto - ha aggiunto tra l'altro l'esponente del Pdl - tutti siamo convinti che Barack Obama darà continuità alla politica in difesa della democrazia e della legalità internazionale che ha contraddistinto gli Stati Uniti d'America indistintamente dalle presidenze che si sono alternate».

«NESSUN CASO» - A sostegno del presidente dei senatori Pdl il segretario della Dca-Pdl, Gianfranco Rotondi minimizza: «Gasparri è un po' come me: per una battuta fa saltare il banco. Non c'è da creare un caso. L'America resta l'America, chiunque vinca non cambia». - Solidarietà a Gasparri dal collega Pdl Mario Ferrara: «Maurizio è vittima della sterile critica demagogica di certa sinistra». «

MARONI - E Roberto Maroni ci tiene a dichiarare: «Non sono d'accordo con chi sostiene che la vittoria di Obama renderà felice Al Qaeda. Anzi sono convinto che non cambierà nulla nella lotta al terrorismo». Anche se ha tifato McCain, il ministro dell'Interno plaude alla «vittoria plebiscitaria» del democratico, dicendosi convinto che, con lui presidente degli Stati Uniti, l'Europa non sarà più trattata solo come l'ancella degli Usa.


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