lunedì 29 dicembre 2008
giovedì 25 dicembre 2008
domenica 14 dicembre 2008
Circolare Ministero Interno: chiarimenti sul decreto flussi 2008
Circolare Ministero Interno del 5 dicembre 2008 chiarimenti sul decreto flussi 2008
Il Ministero dell’Interno con la circolare del 5 dicembre scorso ha fornito dei chiarimenti in ordine alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso per i lavoratori extracomunitari non stagionali per l’anno 2008.
Con il DPCM sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato non stagionale i cittadini stranieri non comunitari entro una quota massima di 150.000 unità da ripartire sulla base delle richieste di nulla osta inviate entro il 31 maggio 2008.
Di tali quote, 44.600 sono riservate ai cittadini di paesi che hanno sottoscritto con l’Italia o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria e 105.400 sono riservati al lavoro domestico e di assistenza alla persona.
Il decreto consente di esaminare le richieste risultate in esubero rispetto alle quote previste dal decreto 2007 tenendo sempre conto dell’ordine cronologico di presentazione.
Per quanto riguarda le domande presentate dai cittadini extraUE è necessario che il richiedente sia in possesso o abbia fatto richiesta alla data di pubblicazione del decreto, di uno di questi titoli affinchè la domanda venga presa in considerazione:
- permesso CE per i soggiornanti di lungo periodo;
- carta di soggiorno (cartacea o elettronica;
- carta di soggiorno rilasciata ai familiari stranieri di cittadini italiani.
Questi datori stranieri devono confermare, a pena di esclusione, entro le 24 del 3 gennaio 2009, il permanere dell’interesse all’assunzione del lavoratore straniero in favore del quale aveva presentato la richiesta. La conferma si effettua tramite il sito del Ministero dell’Interno attraverso un apposito link.
I datori di lavoro italiani, invece, non devono effettuare alcuna conferma.
Se il clandestino pulisce casa al ministro
Scandalo negli Usa. La villa del titolare dell’Homeland Security era curata da immigrati irregolari Roma – 12 dicembre 2008 - Immaginate Roberto Maroni che affida la sua casa a una colf senza permesso di soggiorno? Negli U.S.A., “the place where all things are possible”, è successo qualcosa di molto simile. La pulizia della villa a Washington D.C. di Michael Chertoff, il ministro statunitense per la Sicurezza nazionale, è stata curata negli ultimi tre anni da una ditta che impiegava una decina di irregolari. La cosa buffa è che a scoprirlo sono stati proprio gli investigatori di un’agenzia dell’Homeland Security, sguinzagliati a caccia di clandestini. “La ditta di pulizie aveva assicurato ai Chertoff che tutti i lavoratori erano in regola” si è affrettato a spiegare il portavoce del ministro. “A me avevano fatto vedere dei documenti, che ne potevo sapere che erano falsi?” si è giustificato il titolare, James Reid, rilanciando: “Dovrebbe essere proprio l’ Homeland Security a evitare che accadano cose simili”. Possibile che i clandestini abbiano ingannato il loro datore di lavoro e di conseguenza anche il ministro, straordinario che siano riusciti a sfuggire all’occhio lungo dei servizi segreti. A casa del titolare dell’Homeland Security non entra nemmeno un alito di vento senza l’ok dell’ Intelligence Service, ma a quanto pare gli 007 si sono preoccupati solo di verificare che i lavoratori non fossero pericolosi terroristi, senza badare al permesso di soggiorno. Di sicuro, passeranno alla Storia le parole pronunciate dallo stesso Chertoff il 23 ottobre scorso. In un discorso sull’immigrazione, il ministro lanciò un appello: “Dobbiamo esser certi che casa nostra sia a posto”. Parlava degli Usa in generale o della villa a Washington D.C.? |
venerdì 5 dicembre 2008
FLUSSI 2008
IMMIGRAZIONE: VIA LIBERA A DECRETO FLUSSI, 150.000 INGRESSI |
ROMA - Porte aperte per 150.000 lavoratori extracomunitari non stagionali: due terzi dei posti sono riservati a colf e badanti. E' quanto prevede il decreto flussi 2008 firmato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. 20.000 POSTI IN MENO DEL 2007 - Nelle settimane scorse si era parlato di un provvedimento-fotocopia di quello del 2007, che prevedeva 170.000 ingressi. E' passata, però, tra i ministeri dell'Interno e del Welfare, una linea più rigida, che ha 'tagliato' 20.000 posti rispetto a quelli del decreto del Governo Prodi. Il ministro Roberto Maroni, peraltro, nei giorni scorsi si era anche detto favorevole ad una moratoria di due anni per i flussi migratori, a partire dal 2009. COLF E BADANTI, LA CARICA DEI 105.400 - La parte del leone, considerata - recita il decreto - "l'attuale congiuntura economica e l'esigenza di dare riscontro in via prioritaria ai bisogni delle famiglie", la faranno colf e badanti, che occuperanno 105.400 posti. Nel precedente decreto erano 65.000 i posti riservati a colf e badanti. 44.600 INGRESSI A PAESI CON ACCORDI - Gli altri 44.600 ingressi sono riservati ai lavoratori domestici o di altri settori produttivi, provenienti da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria. Nel dettaglio, si tratta di 4.500 albanesi, 1.000 algerini, 3.000 bengalesi, 8.000 egiziani, 5.000 filippini, 1.000 ghanesi, 4.500 marocchini, 6.500 moldavi, 1.500 nigeriani, 1.000 pakistani, 1.000 senegalesi, 100 somali, 3.500 cingalesi, 4.000 tunisini. SI PESCHERA' TRA ESCLUSI DECRETO 2007 - Per i 150.000 nuovi lavoratori stranieri non ci sarà alcuna procedura per la presentazione delle domande. Si pescherà infatti tra coloro che hanno già inoltrato la richiesta per il precedente decreto attraverso la procedura telematica dei 'click day' (oltre 750.000) e che non sono rientrati tra i 170.000. Finora sono 112.000 i nulla osta assegnati. Paletti vengono però imposti ai datori di lavoro stranieri (nel 2007 furono presentate 420.000 domande per colf e badanti, la metà delle quali provenienti da lavoratori stranieri) per evitare regolarizzazioni 'di comodo'. Saranno così prese in considerazione soltanto le domande dei datori stranieri titolari di Carta di soggiorno o che ne hanno fatto richiesta alla data di pubblicazione del decreto. A partire dal prossimo 15 dicembre, entro i successivi 20 giorni, il datore di lavoro straniero dovrà inoltre confermare l'interesse all'assunzione, tramite una pagina web che sarà resa disponibile sul sito internet del ministero dell'Interno. Per i datori di lavoro italiani vale invece la graduatoria già acquisita per l'ultimo decreto flussi. PD E ASSOCIAZIONI CRITICI - Dal Pd e dal mondo delle associazioni arrivano critiche al provvedimento del Governo. Gianclaudio Bressa, vice capogruppo del Pd alla Camera, giudica "al di sotto della soglia del buon senso" il decreto del Governo, sostenendo che provvedimenti come questi "costituiscono una diabolica macchina di produzione di irregolari". Anche per Sandro Gozi (Pd), 150.000 nuovi ingressi "sono troppo pochi". Per Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell'Arci, il decreto "non è legittimo", perché é stato varato in assenza del documento di programmazione triennale. L'Adoc, da parte sua, giudica "pochi" i 105 mila posti per colf e badanti, "dato che ci sono oltre un milione di lavoratrici in attesa di sanatoria". Isabella Bertolini (Fi) palude invece alla decisione del governo di "ridurre le quota dei flussi degli extracomunitari". FONTE |